AMI, AFGHANISTAN: MISSAGLIA È IL NUOVO COMANDANTE DELLA JATF
Ha avuto luogo, lo scorso 17 maggio presso Camp Arena, sede del contingente italiano nella missione in Afghanistan, l’avvicendamento al vertice della Joint Air Task Force – JATF, la componente aerea della missione che gestisce l’aeroporto di Herat e coordina gli assetti della nostra Aeronautica Militare presenti in teatro operativo.
Il Colonnello pilota Vittorio Carminato, dopo 6 mesi di intenso e proficuo lavoro, ha ceduto l’incarico al collega Dario Antonio Missaglia. L’avvicendamento, cui ha assistito il Generale di Brigata Enrico Barduani, Comandante del Train Advise Assist Command West – TAAC-W, si è svolto in forma ridotta e senza lo schieramento dei reparti, in osservanza alle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria legata al COVID-19.
La Joint Air Task Force dal 1 gennaio 2015, data di avvio della missione “Resolute Support”, oltre a gestire l’aeroporto militare e a condurre, congiuntamente con la Afghan Civil Aviation Authorit, l’aeroporto internazionale di Herat, supervisiona l’addestramento degli operatori civili destinati a subentrare nella gestione dei servizi aeroportuali.
“Inoltre, il personale dell’Aeronautica Militare italiana contribuisce alla formazione e all’addestramento specialistico di alcune essenziali figure professionali come controllori di volo, addetti alle procedure antincendio, responsabili alla meteorologia e alla sicurezza del volo – si legge nella nota diffusa dall’AMI -. Lo scalo di Herat è tra i primi aeroporti dell’Afghanistan, il primo in assoluto nella parte occidentale del paese, ad aver raggiunto elevati standard qualitativi nella fornitura dei servizi essenziali e si avvia rapidamente al conseguimento della totale autonomia gestionale da parte delle locali autorità”.
Il Colonnello pilota Vittorio Carminato, dopo 6 mesi, ha ceduto l’incarico al collega Dario Antonio Missaglia. L’avvicendamento, cui ha assistito il Generale di Brigata Enrico Barduani, Comandante del Train Advise Assist Command West – TAAC-W, si è svolto in forma ridotta e senza lo schieramento dei reparti, in osservanza alle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria legata al COVID-19.
La Joint Air Task Force dal 1 gennaio 2015, data di avvio della missione “Resolute Support”, oltre a gestire l’aeroporto militare e a condurre, congiuntamente con la Afghan Civil Aviation Authorit, l’aeroporto internazionale di Herat, supervisiona l’addestramento degli operatori civili destinati a subentrare nella gestione dei servizi aeroportuali.
“Inoltre, il personale dell’Aeronautica Militare italiana contribuisce alla formazione e all’addestramento specialistico di alcune essenziali figure professionali come controllori di volo, addetti alle procedure antincendio, responsabili alla meteorologia e alla sicurezza del volo – si legge nella nota diffusa dall’AMI -. Lo scalo di Herat è tra i primi aeroporti dell’Afghanistan, il primo in assoluto nella parte occidentale del paese, ad aver raggiunto elevati standard qualitativi nella fornitura dei servizi essenziali e si avvia rapidamente al conseguimento della totale autonomia gestionale da parte delle locali autorità”.