CDA ENAV APPROVA RISULTATI PRIMI NOVE MESI 2018
Il consiglio di amministrazione di ENAV S.p.A. ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018. I primi nove mesi dell’anno sono stati caratterizzati dal deciso aumento delle unità di servizio sia per il traffico di rotta che di terminale (che riguarda attività di decollo e atterraggio nel raggio di circa 20 km dalla pista).
“I primi nove mesi dell’anno confermano che in Italia il traffico aereo sta crescendo in modo deciso e con tassi superiori agli altri principali Paesi europei – ha sottolineato l’amministratore delegato Roberta Neri –. Nonostante questa crescita dei volumi gestiti, abbiamo garantito un’eccellente qualità del servizio in termini di safety e puntualità, con performance ai vertici tra i maggiori paesi europei, grazie alle nostre persone ed agli importanti investimenti in sicurezza ed innovazione. L’attivazione della procedura Free Route, che permette alle compagnie aeree di risparmiare tempo, carburante ed emissioni di CO2, ci ha non solo consentito di attrarre flussi di traffico ma, in questi primi nove mesi, ha permesso ai vettori di risparmiare globalmente circa 30 milioni di kg di carburante, a tutto beneficio dell’ambiente e dei costi per le compagnie aeree. Rimaniamo focalizzati sugli obiettivi del piano industriale: garantire un servizio di alta qualità per sicurezza e puntualità attraverso una Società sempre più efficiente, orientata al futuro e pronta a cogliere le opportunità di un mercato in forte e rapida evoluzione quale è il trasporto aereo”.
Il traffico di rotta, espresso in unità di servizio, è aumentato del 9,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Dopo diversi anni di crescita debole, nei primi nove mesi del 2018 l’Italia si conferma, tra i principali Paesi europei, quello che ha registrato il tasso di crescita più alto: Francia +2%, Germania +3,5%, Gran Bretagna +3,1%, Spagna +4,8%.
Nonostante la forte crescita la società ha registrato inoltre la migliore performance operativa tra i principali Paesi europei in termini di qualità del servizio, con un ritardo medio per volo assistito nei primi nove mesi del 50% inferiore al target assegnato (0,052 minuti rispetto al target di 0,11 minuti).
La crescita del traffico di rotta sui cieli italiani, nei primi nove mesi del 2018, ha riguardato sia il traffico nazionale (+2,7%) che quello internazionale (+7,4%) ma soprattutto il sorvolo (voli che non decollano o atterrano sugli scali italiani), che mostra un incremento del 15,1% in termini di unità di servizio. Tale performance è anche da attribuire, oltre ai buoni risultati sulla puntualità, all’implementazione della procedura Free Route che consente a tutti i velivoli sopra i 9.000 metri, di attraversare lo spazio aereo nazionale con un percorso diretto che permette alle compagnie aeree di pianificare, senza vincoli, le traiettorie più brevi risparmiando carburante, costi di gestione e riducendo le emissioni di Co2.
Il traffico di terminale al 30 settembre 2018 è aumentato del 4,2%, in termini di unità di servizio, rispetto al corrispondente periodo del 2017. La crescita è dovuta al generale buon andamento del traffico aereo su tutti gli scali nazionali e soprattutto alla componente di traffico internazionale che mostra un aumento del 5,3%. I principali scali italiani fanno registrare un aumento, sempre in termini di unità di servizio, in linea con la media nazionale: Fiumicino +4,6%, Malpensa +7,6%, Venezia +5,8%, Bergamo +4,7%. Lo scalo di Milano Linate è l’unico, tra i grandi aeroporti, che ha registrato un calo del 4%, a causa della cessata attività di Air Berlin e della riduzione dei voli di Air Italy. In decisa crescita anche gli aeroporti del sud: Napoli +9,7%, Catania +8,3%, Palermo +12,9% e Bari +4,3%.
Esaminando i dati relativi all’andamento economico-finanziario, i ricavi totali consolidati al 30 settembre si attestano a 675,6 milioni di euro, in aumento dello 0,4% rispetto ai primi nove mesi del 2017, con una forte crescita dei ricavi da attività operativa, neutralizzata dalla riduzione della tariffa da performance scheme rispetto all’anno precedente e dall’azzeramento del balance del periodo correlato al rischio traffico.
I ricavi da attività operativa raggiungono i 715 milioni di euro, con un incremento del 6,8% rispetto allo stesso periodo del 2017. Tale risultato è legato principalmente all’aumento del 9,7% dei ricavi da servizi di rotta pari a 524,7 milioni di euro. I ricavi di terminale sono aumentati dello 0,5% attestandosi a 170,5 milioni di euro per l’effetto combinato dell’incremento delle unità di servizio e della riduzione delle tariffe. I ricavi da mercato non regolamentato ammontano a 10 milioni di euro, in flessione di circa 600.000 euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per effetto del completamento di alcune commesse in Medio-Oriente e in Africa.
I costi operativi si attestano a 440,7 milioni di euro, in diminuzione dello 0,4% rispetto ai primi nove mesi del 2017.
I costi operativi esterni mostrano una riduzione del 2,9% rispetto al 30 settembre 2017, attestandosi a 105,5 milioni di euro, per effetto di una diminuzione delle spese di utenze e telecomunicazioni e al minor ricorso a servizi e supporti professionali esterni anche grazie ad un maggior ricorso all’internalizzazione di alcune attività.
Tali valori hanno contribuito all’aumento dell’1,9% del Margine Operativo Lordo (EBITDA), rispetto al 30 settembre 2017, che raggiunge i 235 milioni di euro, con un margine EBITDA al 34,8%, in aumento (+0,6 p.p.) rispetto al 2017.
Il Risultato Operativo (EBIT) consolidato nei primi nove mesi del 2018 si è attestato a 140,9 milioni di euro, in incremento del 9,2% rispetto allo stesso periodo del 2017, anche grazie alla positiva conclusione di alcuni contenziosi con il personale e con i fornitori. L’EBIT margin al 30 settembre è pari a 20,9% in miglioramento dell’1,7% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente.
L’utile netto consolidato dei primi nove mesi del 2018 raggiunge 98,8 milioni di euro, in aumento del 10,2% rispetto allo stesso periodo del 2017.
La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2018, pur negativa per 55,3 milioni di euro, si configura in netto miglioramento rispetto all’importo negativo di 117,5 milioni di euro registrato al 31 dicembre 2017. Tale risultato è frutto della dinamica degli incassi e dei pagamenti connessi all’operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di cassa positivo, determinato anche dall’incremento del fatturato legato al maggior traffico generato nel periodo, nonché del pagamento del dividendo per 100,9 milioni di euro, del versamento del saldo e del primo acconto IRES per 17,6 milioni di euro e all’acquisto di azioni proprie per 2,6 milioni di euro.