IATA: CRESCITA PASSEGGERI IN CONTRAZIONE A FEBBRAIO
A febbraio il traffico passeggeri è cresciuto del 5,3% rispetto allo stesso mese 2018. Si tratta della percentuale di crescita inferiore da oltre un anno a questa parte ma ancora in linea con le tendenze della domanda a lungo termine. La capacità è aumentata del 5,4% e il load factor è sceso di 0,1 punti percentuali all’80,6%, ancora piuttosto elevato.
“Dopo la forte performance di gennaio, ci siamo stabilizzati un po’ a febbraio, in linea con le preoccupazioni per le più ampie prospettive economiche – ha dichiarato Alexandre de Juniac, Direttore Generale e Ceo IATA -. Le continue tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e l’incertezza irrisolta sulla Brexit stanno anche pesando sulle prospettive di viaggio”.
Rispetto a febbraio dello scorso anno, il traffico internazionale è cresciuto in media del 4,6%, dunque in rallentamento rispetto alla crescita del 5,9% registrata a gennaio. La capacità è salita del 5,1% e il load factor è sceso di 0,4 punti percentuali al 79,5%. Ad eccezione del Medio Oriente, alle prese con una diminuzione di traffico dello 0,8%, in tutte le regioni i passeggeri sono risultati in crescita rispetto a febbraio 2018.
I vettori europei hanno riportato, per il quinto mese consecutivo, il risultato migliore, con una crescita di traffico del 7,6%, rispetto a un anno fa, invariata da gennaio. La continua e solida performance dell’Europa fornisce un paradosso in considerazione delle preoccupazioni della Brexit e dei segnali di una prospettiva economica più morbida.
In Asia-Pacifico il traffico è aumentato del 4,2%, in sostanziale rallentamento rispetto all’aumento del 7,2% registrato a gennaio. In questo caso il calendario delle festività del nuovo anno lunare nella prima settimana di febbraio potrebbe aver spostato il traffico a gennaio.
I passeggeri delle compagnie nordamericane sono cresciuti del 4,2%, anche in questo caso in deciso calo rispetto al +5,4% di gennaio. Segnali di rallentamento dell’attività economica alla fine del 2018, in combinazione con gli effetti delle tensioni in corso tra gli Stati Uniti e alcuni dei suoi partner commerciali, potrebbero risultare mitigati dalla bassa disoccupazione della regione e da un contesto economico generalmente solido.
Le compagnie aeree dell’America Latina hanno visto un aumento del traffico del 4,3% rispetto a febbraio 2018, in rallentamento rispetto al 5,4% di crescita annuale a gennaio. Rinnovate incertezze economiche e politiche in un certo numero di paesi chiave potrebbero incidere sulla domanda di trasporto aereo nei prossimi mesi.
Le compagnie aeree africane hanno registrato un aumento del traffico del 2,5%, in calo rispetto alla crescita del 5,1% di gennaio. Le preoccupazioni per le condizioni nelle maggiori economie stanno contribuendo al rallentamento.
Il traffico interno è aumentato del 6,4%, anche in questo caso, dunque, in rallentamento rispetto al +7,4% di gennaio. Tutti i mercati, ad eccezione dell’Australia, hanno registrato passeggeri in crescita, con l’India alle prese con il suo 54° mese consecutivo di crescita a doppia cifra. La capacità interna è salita del 5,8% e il fattore di carico è salito di 0,5 punti, all’82,4%.
In Cina il traffico è cresciuto dell’11,4% su base annua, segnando comunque un calo rispetto al 14,5% di gennaio. Il traffico interno del Brasile è aumentato del 5,8%, il ritmo più veloce in più di sei mesi e più del doppio del 2,6% di aumento anno su anno di gennaio. Il Brasile è stato l’unico mercato nazionale monitorato dalla IATA a mostrare un aumento del tasso di crescita anno su anno rispetto a gennaio 2019.
“Mentre la fiducia economica a livello globale sembra attenuarsi, l’aviazione continua a fornire solidi risultati, contribuendo a sostenere il commercio e il movimento delle persone – ha spiegato de Juniac -. La scadenza della Brexit è arrivata e se n’è andata senza un accordo di separazione, ma con una connessione aerea vitale tra il Regno Unito e il Continente mantenuta per il momento. Le misure temporanee, tuttavia, non possono sostituire un pacchetto Brexit globale che garantirà che il business of freedom possa svolgere il suo ruolo vitale nel contribuire al benessere della regione e del mondo”.