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IATA: NEL 2037 PREVISTI 8,2 MILIARDI DI PASSEGGERI

In base alle tendenze registrate nell’ultimo periodo l’Associazione internazionale del trasporto aereo (IATA) ha diffuso una previsione in base alla quale il numero dei passeggeri del trasporto aereo potrebbe salire a 8,2 miliardi nel 2037, raddoppiando quindi il numero attuale di viaggiatori.

L’ultimo aggiornamento del Report di previsione ventennale del trasporto aereo redatto dalla IATA mostra che dietro la continua crescita c’è un progressivo spostamento verso Est del centro di gravità dell’industria. Nei prossimi due decenni, la previsione anticipa un tasso di crescita annuale composto del 3,5% (CAGR), che porterà a un raddoppio del numero di passeggeri rispetto ai livelli attuali.
L’Associazione ha tuttavia avvertito che le prospettive di crescita per il trasporto aereo e i benefici economici da esso trainati potrebbero essere ridotti se i governi dovessero mettere in atto misure protezionistiche.

“L’industria dell’aviazione è in crescita e questo sta generando enormi benefici in tutto il mondo. Un raddoppio dei passeggeri nei prossimi 20 anni potrebbe supportare qualcosa come 100 milioni di posti di lavoro a livello mondiale – ha spiegato Alexandre de Juniac, Direttore Generale e Ceo IATA –. Ci sono due punti importanti che emergono nelle previsioni di quest’anno. Innanzitutto, stiamo assistendo a un rimpasto geografico del traffico aereo mondiale verso Est. In secondo luogo, prevediamo un impatto negativo significativo sulla crescita e sui benefici dell’aviazione in caso venissero attuate misure protezionistiche severe e restrittive”.

L’Asia-Pacifico guiderà la crescita con oltre la metà del numero totale di passeggeri nei prossimi 20 anni. La crescita in questo mercato è guidata da una combinazione di continua e robusta crescita economica, miglioramenti nei redditi delle famiglie e nei profili demografici.
La Cina soppianterà gli Stati Uniti come maggior mercato mondiale dell’aviazione (in base al traffico da, per e all’interno del Paese), verso la metà degli anni Venti. Al terzo posto troveremo l’India, che sorpasserà il Regno Unito intorno al 2024. L’Indonesia imporrà la propria posizione di tutto rispetto, passato da essere il 10° più importante mercato per l’industria aerea nel 2017 al 4° posto entro il 2030. Si prevede che la Thailandia entri nei primi 10 mercati entro il 2030, prendendo il posto dell’Italia, che invece peggiorerà il suo ranking.

Il tasso annuo di crescita del 3,5% fino al 2037 presume un quadro normativo invariato fino ad allora. Cambiamenti politici, tuttavia, sono probabili nel tempo. Se il protezionismo dovesse continuare a espandersi in uno scenario di “globalizzazione inversa”, il settore dell’aviazione continuerebbe a crescere, ma a un ritmo più lento, apportando minori benefici economici e sociali. In un contesto di liberalizzazione, invece, la connettività genererebbe significativamente più posti di lavoro e crescita del PIL.

“La prosperità dipende a livello globale dai collegamenti aerei, che sono sensibili alle politiche che supportano o minano la crescita. E nell’ultimo periodo le politiche sembrano andare proprio in questa seconda direzione – ha aggiunto de Juniac –. L’attenuazione della domanda di connettività aerea mette a rischio posti di lavoro di alta qualità e l’attività economica dipende dalla mobilità globale. Questa previsione è un segnale di avvertimento lanciato ai governi. Innanzitutto, l’industria crescerà, ma dovranno essere eliminati i colli di bottiglia delle infrastrutture per portare tale crescita sui mercati nazionali. Secondo, i governi devono comprendere che la globalizzazione ha reso il nostro mondo socialmente ed economicamente prospero. Minacciare la globalizzazione con il protezionismo significherebbe perdere delle opportunità”.

Indipendentemente da quale scenario dovesse delinearsi, non c’è dubbio che l’industria dell’aviazione si trovi a fronteggiare una crisi delle infrastrutture. In questo senso la IATA esorta i governi a lavorare insieme alle aziende, essere più ambiziosi nello sviluppo di infrastrutture più efficienti, più adatte a sostenere la crescita dei viaggiatori e in grado di garantire maggior valore economico.
La domanda crescente impone anche la responsabilità di dar vita a uno sviluppo sostenibile. L’industria del trasporto aereo tiene fermo l’obiettivo di raggiungere crescita zero emissioni dal 2020 e di tagliare le emissioni di Co2 della metà rispetto al 2005 entro il 2050.

“L’aviazione commerciale è l’unica industria globale ad aver assunto un obiettivo ambientale così ambizioso – ha sottolineato de Juniac –. La pubblicazione obbligatoria delle emissioni a partire dal 1 ° gennaio 2019 nell’ambito del Carbon Offsetting and Reduction Scheme per l’aviazione internazionale (CORSIA) aiuterà a mobilitare il settore per investire in velivoli più efficienti dal punto di vista del consumo di carburante e carburanti sostenibili”.

Immaginando che il quadro normativo rimanga invariato fino al 2037, i mercati dell’aviazione in più rapida crescita in termini di passeggeri saranno: Cina, con 1 miliardo di nuovi passeggeri, per un totale di 1,6 miliardi; Stati Uniti, con 481 milioni di nuovi passeggeri (1,3 miliardi); India, con 414 milioni di nuovi passeggeri (572 milioni); Indonesia, con 282 milioni di nuovi passeggeri (411 milioni); Thailandia, con 116 milioni di nuovi passeggeri (214 milioni)

Per quanto riguarda le rotte e gli scenari geografici, i collegamenti da, per e all’interno della Regione Asia-Pacifico vedranno i passeggeri crescere di 2,35 miliardi di passeggeri entro il 2037, per un mercato totale di 3,9 miliardi di passeggeri.
Il tasso di crescita del Nord America sarà del 2,4% annuale e nel 2037 vedrà un totale di 1,4 miliardi di passeggeri (cioè 527 milioni di passeggeri in più).
In Europa la crescita annuale sarà del 2%, con 611 milioni di passeggeri in più. Il mercato totale arriverà a comprendere 1,9 miliardi di passeggeri.
In America Latina la crescita sarà del 3,6%, trasportando un totale di 731 milioni di passeggeri, cioè 371 milioni di passeggeri in più all’anno rispetto ad oggi.
Più sostenuta la crescita in Medio Oriente, +4,4% all’anno, con 290 milioni di passeggeri in più in viaggio da, per e all’interno della regione entro il 2037. La fetta totale di mercato sarà 501 milioni di passeggeri.
In Africa la crescita sarà del 4,6% ed entro il 2037 saranno 199 milioni in più I passeggeri, per un mercato totale di 334 milioni di viaggiatori.