IATA: RALLENTA CRESCITA PASSEGGERI A MARZO
Secondo le rilevazioni dell’Associazione internazionale del trasporto aereo – IATA. a marzo il traffico passeggeri è aumentato del 3,1% rispetto allo stesso mese di un anno fa, si tratta della crescita mensile più lenta in nove anni. Fatto in gran parte dovuto al calendario delle vacanze di Pasqua, caduto quasi un mese dopo rispetto al 2018. Su base destagionalizzata, il tasso di crescita è stato relativamente stabile da ottobre 2018, a un ritmo annuale del 4,1%. La capacità per il mese di marzo è cresciuta del 4,2%, mentre il fattore di carico è sceso di 0,9 punti percentuali all’81,7%.
“Anche se la crescita del traffico ha rallentato considerevolmente a marzo, non vediamo il mese necessariamente come un indicatore per il resto del 2019 – ha dichiarato Alexandre de Juniac, direttore generale e Ceo IATA -. Tuttavia, il contesto economico è diventato in qualche modo meno favorevole, con il FMI che ha recentemente rivisto al ribasso le prospettive del PIL”.
Il traffico passeggeri internazionale a marzo è cresciuto solo del 2,5% rispetto allo stesso mese 2018, in calo rispetto al 4,5% di crescita anno su anno registrata a febbraio e di quasi 5 punti percentuali al di sotto del ritmo medio quinquennale. Tutte le regioni hanno registrato numeri in crescita, ad eccezione del Medio Oriente. La capacità totale è salita del 4,% e il fattore di carico è sceso di 1,2 punti percentuali all’80,8%.
In Europa il traffico internazionale è cresciuto del 4,7% rispetto a marzo 2018, in calo rispetto alla crescita annuale del 7,5% registrata a febbraio. Il risultato riflette in parte la caduta della fiducia delle imprese nell’area euro e l’incertezza in corso sulla Brexit. La capacità è aumentata del 5,4% e il load factor è scivolato di 0,6 punti percentuali all’84,2%, che è ancora il più alto tra le regioni.
Il traffico delle compagnie aeree dell’Asia-Pacifico è cresciuto del 2%, in calo rispetto al 4% registrato a febbraio. Tuttavia, i risultati erano più forti su base destagionalizzata. La capacità è aumentata del 4% e il fattore di carico è sceso di 1,6 punti percentuali all’80,1%.
I passeggeri dei vettori mediorientali sono diminuiti del 3% a marzo, segnando un secondo mese consecutivo di calo del traffico. Ciò riflette i più ampi cambiamenti strutturali nel settore che si sono verificati nella regione. La capacità è aumentata del 2,3% e il load factor è sceso di 4 punti percentuali al 73,8%.
Le compagnie aeree nordamericane hanno registrato un aumento del traffico del 3% rispetto a marzo di un anno fa, in calo rispetto al 4,2% su base annua di febbraio. Su base destagionalizzata, tuttavia, il traffico ha registrato una forte tendenza al rialzo. La capacità è salita del 2,6% e il fattore di carico è salito di 0,3 punti percentuali all’83,7%.
Le compagnie dell’America Latina hanno registrato la crescita più rapida di traffico, +5,5% rispetto a un anno fa, in miglioramento rispetto al +4,6% di febbraio. La capacità di marzo è aumentata del 5,8% e il fattore di carico è sceso di 0,2 punti percentuali all’81,9%. L’America Latina è stata l’unica regione a mostrare un aumento del tasso di crescita su base annua per marzo rispetto a febbraio. In termini di variazioni stagionali, il traffico continua a salire vertiginosamente, nonostante l’incertezza economica e politica in alcuni paesi chiave.
I passeggeri delle compagnie africane sono cresciuti del 2,1% rispetto a marzo 2018, in calo rispetto al +2,5% registrato a febbraio. La capacità è salita dell’1,1% e il fattore di carico di 0,7 punti percentuali portandosi al 71,4%. In questo caso la tendenza al rialzo del traffico si è attenuata dalla metà del 2018, in linea con la diminuzione della fiducia delle imprese in alcune delle principali economie della regione.
I passeggeri del traffico domestico sono aumentati a marzo del 4,1%, con una decelerazione rispetto alla crescita del 6,2% registrata a febbraio, trainata principalmente dagli sviluppi in Cina e India. La capacità interna è salita del 4,5% e il fattore di carico è sceso di 0,3 punti percentuali all’83,4%.
Il traffico interno in India è cresciuto solo del 3,1% a marzo, in calo rispetto al +8,3% registrato a febbraio, e molto al di sotto rispetto al ritmo di crescita medio degli ultimi cinque anni (quasi il 20% al mese). Il rallentamento riflette in gran parte la riduzione delle operazioni di volo di Jet Airways – che ha interrotto i voli ad aprile – e le interruzioni all’aeroporto di Mumbai a causa di lavori di costruzione. Il traffico nazionale in Australia è sceso del 3,2% a marzo, segnando il quinto mese consecutivo di contrazione della domanda.
“Nonostante il rallentamento di marzo, le prospettive per i viaggi aerei rimangono solide – ha sottolineato de Juniac -. La connettività globale non è mai stata migliore. I consumatori possono scegliere tra più di 21.000 combinazioni di coppie di città su oltre 125.000 voli giornalieri. E le tariffe aeree continuano a diminuire in termini reali. L’aviazione è davvero the Business of freedom per gli oltre 12,5 milioni di passeggeri che saliranno a bordo ogni giorno. Ma rimane anche estremamente impegnativo, come dimostrano i recenti fallimenti di Jet Airways e WOW Air. Le compagnie aeree competono intensamente l’una con l’altra, ma cooperano anche in settori come la sicurezza, le infrastrutture e l’ambiente, per garantire che il trasporto aereo possa soddisfare il raddoppio previsto della domanda entro il 2037. Il mese prossimo i leader del settore si riuniranno a Seoul per la 75ª Assemblea generale annuale IATA e il Summit mondiale del trasporto aereo, in cui tutti questi aspetti saranno agenda”.