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VALORI E CITTADINI UE AL CENTRO DELLA TRASFORMAZIONE DIGITALE

Affinché l’UE raggiunga i suoi obiettivi per una trasformazione digitale in linea con i suoi valori, il Consiglio, il Parlamento europeo e la Commissione hanno firmato a metà dicembre, la dichiarazione UE sui diritti e i principi digitali per il decennio digitale.

La dichiarazione integra, tra l’altro, riferimenti alla sovranità digitale in modo aperto, al rispetto dei diritti fondamentali, allo Stato di diritto e alla democrazia, all’inclusione, all’accessibilità, all’uguaglianza, alla sostenibilità, alla resilienza, alla sicurezza, al miglioramento della qualità della vita, alla disponibilità di servizi e al rispetto dei diritti e delle aspirazioni di ognuno. Dovrebbe contribuire alla costruzione di un’economia e una società dinamiche, eque ed efficienti in termini di risorse nell’UE.

Il testo ricorda tutti i diritti pertinenti nel contesto della trasformazione digitale e dovrebbe fungere da punto di riferimento per le imprese e altri soggetti interessati nello sviluppo e nella diffusione di nuove tecnologie.

La dichiarazione dovrebbe inoltre guidare i responsabili politici nella riflessione sulla loro visione della trasformazione digitale per una trasformazione digitale che: mette al centro le persone; sostiene la solidarietà e l’inclusione, tramite la connettività, l’istruzione, la formazione e le competenze digitali, condizioni di lavoro giuste ed eque nonché l’accesso a servizi digitali online; ribadisce l’importanza della libertà di scelta nelle interazioni con gli algoritmi e i sistemi di intelligenza artificiale e in un ambiente digitale equo; promuove la partecipazione allo spazio pubblico digitale; aumenta la sicurezza e la protezione e conferisce maggiore autonomia e responsabilità nell’ambiente digitale, in particolare per i bambini e i giovani, garantendo nel contempo il rispetto della vita privata e il controllo individuale sui dati e promuove la sostenibilità.

Il Consiglio ha contribuito a porre in rilievo la dimensione internazionale, in particolare promuovendo — nel preambolo della dichiarazione — i riferimenti ai diritti umani universali, anche al fine di ispirare i partner oltre i confini dell’UE.

Un compromesso equilibrato si riflette sugli aspetti sociali, ad esempio mediante il rispetto dei diritti dei lavoratori in relazione alla sorveglianza sul luogo di lavoro e l’impegno a contrastare il lavoro forzato.

Riguardo alle questioni relative alla vita privata, la dichiarazione afferma che ai cittadini dovrebbe essere garantita la riservatezza delle comunicazioni e una tutela contro il tracciamento illecito o le intercettazioni.

Infine, un’intesa comune sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA) sul luogo di lavoro assicura ora l’allineamento della dichiarazione con i negoziati in corso sulla normativa in materia di IA e con la direttiva relativa alla sicurezza e alla salute sul lavoro.