UE – GIAPPONE: ACCORDO SUI FLUSSI DATI E ATTIVITÀ SU WEB
L’Unione Europea e il Giappone hanno firmato uno storico accordo per rendere più agevoli, meno costose e più efficienti le attività economiche su web. L’accordo è stato concluso in occasione del dialogo economico ad alto livello UE-Giappone, co-presieduto dal vicepresidente esecutivo della Commissione europea Valdis Dombrovskis, dal ministro giapponese dell’Economia, del commercio e dell’industria Nishimura Yasutoshi, e dal ministro degli Affari esteri giapponese Yōko Kamikawa.
“L’intesa segna un importante passo avanti per rilanciare la crescita dell’economia digitale. Oggi i dati sono uno degli ingranaggi essenziali per il funzionamento delle imprese e delle catene di approvvigionamento. Rappresentano l’ancora di salvezza per numerosi settori, consentendo loro di prosperare e di portare le nostre economie nell’era digitale – ha spiegato il vice-presidente esecutivo responsabile per il Commercio UE, Valdis Dombrovskis -. Nella sola UE, nel 2019 l’economia dei dati rappresentava il 2,6 % del PIL, percentuale che dovrebbe quasi triplicare entro il 2025. Ecco perché si tratta di un accordo storico, fondamentale per garantire la libera circolazione dei dati in piena fiducia e per aiutarci a definire norme globali sui flussi di dati. Oggi noi fissiamo gli elevati standard da applicare per il futuro sviluppo delle nostre economie e società”.
L’Unione Europea e il Giappone sono tra le maggiori economie digitali del mondo. L’accordo rappresenta una pietra miliare nei nostri sforzi congiunti per far progredire la digitalizzazione delle nostre società ed economie. I flussi transfrontalieri di dati sono un fattore determinante per questo sviluppo. Una volta ratificate, le disposizioni concordate saranno incluse nell’accordo di partenariato economico (APE) UE-Giappone. L’intesa getta le basi per un approccio comune al commercio digitale e rappresenta un forte segnale contro il protezionismo digitale e le restrizioni arbitrarie: inoltre rientra nel solco tracciato dall’agenda digitale dell’UE e dalle norme dell’UE in materia di privacy e realizza l’agenda per il commercio digitale prevista dalla strategia indo-pacifica dell’UE. Negoziati analoghi sono previsti anche con la Corea e Singapore.
Il nuovo accordo apporterà benefici concreti a imprese attive nella maggior parte dei settori, dai servizi finanziari ai trasporti, dai macchinari al commercio elettronico. Consentirà loro di gestire i dati in modo efficiente senza onerosi requisiti amministrativi o di archiviazione e fornirà un contesto giuridico prevedibile e vantaggioso per le attività imprenditoriali. Un elemento importante dell’accordo è l’eliminazione dei costosi obblighi di localizzazione dei dati, che per le imprese europee e giapponesi rappresentavano un onere inutile. Si tratta di una riforma importante, grazie alla quale le imprese non saranno più tenute a conservare fisicamente i loro dati in loco. Tale obbligo non solo comportava costi e complicazioni aggiuntivi, costringendo le imprese a costruire e mantenere strutture di archiviazione dei dati in molteplici luoghi e a duplicare i dati utilizzati, con un impatto negativo sulla loro competitività, ma rischiava anche di compromettere la sicurezza dei dati stessi.
Nel corso del dialogo economico ad alto livello, l’UE e il Giappone hanno inoltre ribadito il proprio impegno a favore del sistema commerciale internazionale basato su regole e la volontà di definire norme globali sul flusso dei dati che siano coerenti con i nostri valori e i nostri approcci normativi.