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NEL SECONDO TRIMESTRE IL PIL CRESCE DELL’1,1%

Nel secondo trimestre del 2022 il PIL – Prodotto Interno Lordo, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dell’1,1% rispetto al trimestre precedente e del 4,7% nei confronti del secondo trimestre del 2021. A dirlo è l’Istituto Nazionale di Statistica – ISTAT presentando il nuovo aggiornamento sui conti economici trimestrali.

La crescita congiunturale del Pil diffusa in stima preliminare il 29 luglio 2022 era risultata dell’1% mentre quella tendenziale del 4,6%.

Il secondo trimestre del 2022 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al secondo trimestre del 2021. La variazione acquisita per il 2022 è pari a +3,5%.

Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna sono in ripresa, con un aumento dell’1,7% sia dei consumi finali nazionali, sia degli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono aumentate, rispettivamente, del +3,3% e del +2,5%.

La domanda nazionale al netto delle scorte ha fornito un contributo positivo di 1,6 punti percentuali alla crescita del Pil: +1,5 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private ISP, +0,4 gli investimenti fissi lordi, mentre la spesa delle Amministrazioni Pubbliche (AP) ha dato un contributo negativo pari a -0,2 punti percentuali. La variazione delle scorte ha contribuito negativamente alla variazione del Pil per -0,3 punti percentuali, così come la domanda estera netta, il cui contributo è risultato pari a -0,2 punti percentuali. Si registrano andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto di industria e servizi pari rispettivamente all’1,4% e all’1%, mentre l’agricoltura registra una diminuzione dell’1,1%.