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NUOVO REGOLAMENTO SULLA CYBER UE

“Le minacce informatiche stanno diventando sempre più pervasive e gli aggressori informatici sono più sofisticati, quindi il conseguimento di un elevato livello comune di CyberSecurity, in tutta l’UE è fondamentale per garantire un’amministrazione pubblica aperta, efficiente, sicura e resiliente”. Così Johannes Hahn, commissario per il Bilancio e l’amministrazione UE, ha commentato l’entrata in vigore del nuovo regolamento sulla Cyber che stabilisce misure per un livello comune elevato di sicurezza informatica nelle istituzioni, negli organi e negli organismi dell’Unione.

Il regolamento, ha aggiunto Hahn, rafforza la CyberSecurity dei soggetti dell’Unione e allinea l’amministrazione alle norme imposte agli Stati membri, come la direttiva relativa a livelli comuni elevati di cyber-sicurezza in tutta l’Europa, nota anche come NIS 2. La rapida adozione del regolamento dimostra l’impegno dell’UE per il conseguimento di tali obiettivi”.

Il regolamento, entrato in vigore il 7 gennaio scorso, stabilisce misure per l’istituzione di un quadro interno di gestione, governance e controllo dei rischi per la Cyber per ciascun soggetto dell’Unione e istituisce un nuovo Comitato Inter-Istituzionale per la CyberSecurity – IICB per monitorarne e sostenerne l’attuazione da parte dei soggetti dell’Unione. Prevede un mandato ampliato della squadra di pronto intervento informatico per le istituzioni, gli organi e gli organismi dell’UE (CERT-UE), in quanto polo di intelligence sulle minacce, scambio di informazioni e coordinamento della risposta agli incidenti, un organo consultivo centrale e un fornitore di servizi. In linea con il suo mandato, il CERT-UE è rinominato servizio per la Cyber Security delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell’Unione, ma mantiene il nome abbreviato “CERT-UE”.

Seguendo il calendario definito nel regolamento, i soggetti UE istituiranno processi interni di governance della Cyber-Sicurezza e metteranno progressivamente in atto misure specifiche di gestione dei rischi Cyber previste dal regolamento.

L’IICB sarà istituito e diventerà operativo quanto prima, con l’obiettivo di garantire l’orientamento strategico del CERT-UE nell’ambito del suo mandato esteso, fornire orientamenti e sostegno ai soggetti dell’Unione e monitorare l’attuazione del regolamento.

Nella sua risoluzione del marzo 2021, il Consiglio UE ha sottolineato l’importanza di un quadro di sicurezza solido e coerente per proteggere il personale, i dati, le reti di comunicazione, i sistemi di informazione e i processi decisionali dell’UE. In tale contesto, la Commissione ha annunciato la proposta di regolamento sulla cyber security nel marzo 2022 e nel giugno 2023 il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo politico.

Il presente regolamento si allinea agli obiettivi strategici della Commissione stabiliti dalla strategia dell’UE per l’Unione della sicurezza e dalla strategia dell’UE per la cyber-sicurezza e garantisce la coerenza con altre iniziative legislative nel settore: La direttiva relativa a misure per un livello comune elevato di cibersicurezza nell’Unione – NIS 2, alla quale la presente normativa è allineata in termini di principi e livello di ambizione, nel rispetto delle specificità dei soggetti dell’Unione; Il Cybersecurity Act e La raccomandazione della Commissione relativa a una risposta coordinata agli incidenti e alle crisi Cyber su vasta scala.

Il regolamento sulla sicurezza cibernetica è stato presentato congiuntamente a una proposta di regolamento sulla sicurezza delle informazioni, che stabilisce norme e norme minime in materia di sicurezza delle informazioni per tutte le istituzioni, gli organi, gli uffici e le agenzie dell’UE.

La presente proposta mira a uno scambio sicuro di informazioni tra le istituzioni, gli organi e gli organismi dell’UE e con gli Stati membri, sulla base di pratiche e misure standardizzate per proteggere i flussi di informazioni.

F. C.