01 - PRIMA PAGINA05 - RICERCA & INNOVAZIONE

NEW SPACE ECONOMY: IL VOLO SPAZIALE È UN’OPPORTUNITÀ

L’Italia gioca un ruolo chiave a livello internazionale per quanto riguarda il settore: è il settimo Paese al mondo per investimenti nello spazio in relazione al PIL, per un ammontare totale di €4.6 miliardi e un fatturato stimato del mercato Aerospace in Italia di €2,5 miliardi nel 2022. Al budget nazionale (c.a. €1.85 miliardi nel 2023) si aggiungono i €2.3 miliardi del PNRR, oltre a €300 milioni provenienti dalla partecipazione italiana al programma Artemis. Nei prossimi tre anni, inoltre, sono previsti più di €3 miliardi di investimenti italiani nell’ESA. Nel 2024 si prevede un’accelerazione degli investimenti pubblici, che entro il 2026 raggiungeranno circa €7.3 miliardi, inclusi contributi a ESA, ASI, fondi PNRR e fondi europei”. È quanto sostiene PwC Italia nel recente studio presentato durante l’evento tenutosi a Milano, presso la Torre PwC, dal titolo “Volo umano spaziale: opportunità per le aziende italiane nella New Space economy”.

Per l’Italia, la missione Ax-3 guidata dall’Aeronautica Militare si inserisce in una visione strategica condivisa dal Ministero della Difesa, dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dal Ministero delle Politiche Agricole, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e dall’Agenzia Spaziale Italiana. La missione Ax-3 è stata volta a promuovere un accesso sicuro ed efficace allo Spazio e a sostenere lo sviluppo di competenze nazionali per accrescere il ruolo delle aziende e delle startup italiane nella New Space Economy.

Secondo l’analisi di PwC, il mercato della Space Economy rappresenta una interessante opportunità per le aziende italiane, con una crescita media annuale del +11% rispetto ai €470 miliardi del 2023, con l’obiettivo di raggiungere €1000 miliardi nel 2030.

Proprio la missione Ax-3 ha visto l’astronauta dell’Aeronautica Militare Col. Walter Villadei portare a termine, nelle tre settimane di permanenza in microgravità di cui 18 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale, attività scientifiche in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana, università e centri di ricerca.

Il coinvolgimento di attori pubblici e privati, alcuni già di riferimento per il settore spaziale, altri operanti in settori affini o completamente diversi, come le aziende Dallara, Mental Economy, GVM Assistance e Spacewear, ha permesso un aumento del livello tecnologico e applicativo nazionale legato allo spazio.