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AM: CONCLUSA L’ESERCITAZIONE “DEDALO 1”

38 anni fa, il 23 novembre 1980 alle 19:34, un minuto e mezzo di terrore rase al suolo paesi interi e provocò circa 3000 morti, 9000 feriti, 300 mila senza tetto e 150 mila abitazioni distrutte.

Lo scorso 23 novembre, nel ricordo di quella giornata e dei tragici eventi successivi, personale e mezzi dell’Aeronautica Militare – AM (Scuola Specialisti9° Stormo di Grazzanise), il Comune di Caserta, la Protezione Civile della Regione Campania, la Croce Rossa Italiana – Comitato di Caserta con le rappresentanze degli studenti degli Istituti Scolastici casertani provenienti dal Liceo Scientifico Statale “A. Diaz”, dall’ITIS – Liceo Scientifico “Giordani”, dal Liceo Statale “A. Manzoni” e dal Liceo Artistico – Istituto professionale “Mattei” hanno partecipato all’esercitazione congiunta di protezione civile denominata “Dedalo 1”.

“L’esercitazione, iniziata con l’alzabandiera di reparto cui hanno partecipato tutte le organizzazioni coinvolte e gli studenti, ha consentito di addestrare il personale della Forza Armata a pianificare e gestire le attività di supporto alla popolazione civile in caso di emergenza e calamità naturali, di aggiornare i piani di emergenza e verificare le modalità di coordinamento con gli altri Enti del territorio coinvolti. In tale ambito, saranno organizzate specifiche riunioni per analizzare i vari aspetti e l’esito dell’esercitazione stessa – si legge nella nota dell’AM -.  In particolare, è stato simulato un violento terremoto di magnitudo 7 con epicentro nella città di Caserta ad una profondità di circa 10 Km e tutte le attività sono state svolte “live”, come se realmente la macchina dei soccorsi fosse partita in quel momento, con una concitata telefonata di richiesta soccorso. Nello scenario simulato la scossa ha provocato sia crolli di abitazioni civili sia l’inagibilità degli ospedali locali con eventi franosi e incendi tali da rendere necessario il soccorso alla popolazione coinvolta e l’evacuazione degli abitanti delle aree più a rischio.

La macchina dei soccorsi coordinati dalla Protezione civile regionale è scattata immediatamente con l’invio sul posto di un drone per la verifica della situazione dell’alto.

Da terra intanto arrivavano sul luogo del disastro le unità cinofile per la ricerca dei dispersi tra le macerie e squadre operative di soccorso sia tecnico che sanitario.

Il coordinamento delle operazioni è stato garantito da una Sala operativa regionale mobile, sistemata sul piazzale delle bandiere della Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare accanto ad un campo di accoglienza con nove tende pneumatiche, dove è stato dislocato anche il Posto Medico Avanzato per l’effettuazione del Triage con i codici verdi, gialli e rossi in modo da poter simulare anche il trasporto immediato dei feriti più gravi, in codice rosso, che sono stati trasferiti presso le strutture ospedaliere più vicine con un elicottero HH212 del 9° Stormo dell’Aeronautica Militare di stanza a Grazzanise (CE).

Un altro elicottero della Protezione civile dotato di un sistema di spegnimento incendi ha domato le fiamme che sono divampate a causa del terremoto.

Nel corso dell’esercitazione il personale militare e civile ha avuto la possibilità di addestrarsi con scenari di crisi non riproducibili in altro modo se non con una attività operativa reale.

Con questa esercitazione la Scuola Specialisti ravviva ulteriormente il rapporto con i cittadini e le Istituzioni del territorio casertano che la ospita fin dalla costituzione dell’Aeronautica Militare, all’inizio degli anni 20 del secolo scorso, quando, accanto all’esigenza di formare i piloti, si ebbe l’esigenza di addestrare gli specialisti del mezzo aereo. La valorizzazione di questo rapporto passerà sempre di più attraverso iniziative ad alta valenza di utilità sociale e di solidarietà nello spirito che già valse alla Scuola Specialisti la medaglia di bronzo al Valor Civile perché – in occasione del sisma del 1980 – che colpiva la Basilicata e la Campania, il personale tutto, nonostante le difficoltà ambientali, si prodigava, sin dal momento della costituzione dei primi centri operativi, con spirito di abnegazione e grande professionalità, intervenendo con uomini e mezzi alle operazioni di soccorso e garantendo, altresì, il necessario supporto logistico ai servizi essenziali.