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TRENTA: LA DIFESA COLLETTIVA RIGUARDA NOI TUTTI

“Iniziative come questa ci consentiranno di far capire ai cittadini che la Difesa è per noi tutti”.

Con queste parole il Ministro Elisabetta Trenta ha concluso il convegno “Difesa collettiva: le figure di vertice” che si è svolto nell’aula dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati.

Convegno aperto dal Presidente della Camera Roberto Fico, al quale sono intervenuti i Sottosegretari alla Difesa Raffaele Volpi e Angelo Tofalo, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli e il Prof. Gaetano Silvestri della Scuola Superiore della Magistratura.

L’evento nasce dal cicloIntelligence Collettiva”, e ha aperto il ciclo di incontri dedicati alla “Difesa collettiva”.

Prossimamente, infatti, si svolgeranno analoghi appuntamenti dedicati alle singole Forze Armate e alle articolazioni della Difesa.

Gli incontri dedicati alla “Difesa collettiva” costituiscono una importante occasione per coinvolgere attivamente la collettività e avvicinarla al mondo militare. Un percorso-che partendo dalle competenze attribuite al Capo dello Stato e al comando delle Forze Armate, nei futuri incontri farà conoscere al cittadino le attività e la struttura di Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare e Carabinieri.

Nel suo intervento la titolare del Dicastero ha illustrato, tra gli altri punti, i compiti istituzionali del Ministro, l’organizzazione ed i compiti delle Forze Armate, le Linee programmatiche.

Nel parlare delle 4 missioni delle Forze Armate, difesa dello Stato; difesa degli spazi euro atlantici e mediterranei; contributo alla realizzazione della pace e della sicurezza internazionali; concorsi e compiti specifici, il Ministro Trenta ha sottolineato la valenza dell’impiego tanto in Italia quanto all’estero dei militari.

Attualmente sono 7.200 i militari impiegati in operazioni nazionali, circa 6.000 quelli che operano all’estero in missioni internazionali, veri e propri strumenti di politica estera.

Ne danno conferma il ruolo svolto dal nostro Paese in Libano “ruolo di grande equilibrio, molto apprezzato” ma anche i risultati conseguiti con l’operazione Sophia lanciata dall’Unione Europea per neutralizzare le rotte dei migranti nel Mediterraneo: “un’operazione di cui possiamo andare fieri” ha detto il Ministro, spiegando che dal mese di giugno ad oggi le navi dell’operazione hanno portato in salvo appena 106 migranti. Numeri che confermano la valenza della missione che ha ricevuto il plauso di organismi internazionali quali l’Organizzazione internazionale per le migrazioni e l’UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati).