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MM: CONCLUSA CON SUCCESSO L’ESERCITAZIONE OASIS 2019

L’esercitazione OASIS 2019, è un appuntamento che si colloca nell’ambito di una serie di attività di cooperazione e dialogo che la Marina Militare Italiana – MMI svolge con le marine dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. L’edizione 19 a guida italiana, si è svolta presso il Golfo di Taranto, ed è stata pianificata dal Centro Addestramento Aeronavale della Marina Militare di Taranto.

Durante l’esercitazione le forze navali italiane e tunisine si sono addestrate insieme nel campo della Ricerca e Soccorso Marittimo – SAR, sorveglianza e controllo del traffico marittimo, contrasto alle attività illecite via mare, ricerca e rimozione di ordigni rinvenuti sul fondale marino, controllo del danno e difesa passiva.

Il nostro Paese ha partecipato all’esercitazione con il pattugliatore d’altura Comandante Cigala Fulgosi, un elicottero imbarcato SH-212, un team ispettivo del 2° Reggimento della Brigata Marina San Marco ed un team di subacquei del Comando Subacqueo Incursori – COMSUBIN appartenenti al Nucleo Sminamento Difesa Anti mezzi Insidiosi – SDAI di Taranto. La Marina tunisina ha invece partecipato con il pattugliatore Jugurtha, un team ispettivo, un team di subacquei ed un elicottero H60M proveniente da Tunisi e rischierato per l’occasione nella Stazione Aeromobili della Marina Militare di Grottaglie – MARISTAER.

“I team ispettivi delle due marine, si sono cimentati in una fase iniziale di familiarizzazione alla discesa veloce da elicottero (fast rope) a terra, insieme ai piloti e specialisti di volo italiani e tunisini, presso la Stazione Aeromobili di Grottaglie. Gli stessi team hanno anche avuto modo di prepararsi in porto all’attività ispettiva di Vessel Boarding  Search and Seizure (VBSS) sulla fregata Espero, ormeggiata presso la Stazione Navale Mar Grande di Taranto, provando l’inserzione a bordo a mezzo di battelli veloci italiani, guidati per la prima volta anche da piloti tunisini, prima di farlo anche in mare durante la fase livex – si legge nella nota stampa diffusa dalla MMI -. I palombari del Nucleo SDAI, dopo aver condiviso con i colleghi tunisini strumentazioni e mezzi normalmente impiegati in attività operativa, hanno effettuato un’immersione con un team subacqueo misto, finalizzata alla ricerca e rimozione di ordigni rinvenuti sul fondale marino.
La fase in mare ha permesso agli equipaggi di mettere in pratica quanto preparato nei giorni in porto, effettuando insieme operazioni di Ricerca e Soccorso Marittimo (SAR), con gestione di un evento di soccorso in mare, sorveglianza e controllo del traffico mercantile, contrasto alle attività illecite via mare, con inserzione di
boarding team anche da elicottero, manovre cinematiche, reazione ad attacchi asimmetrici condotti da barchini veloci, controllo del danno e difesa passiva”.

L’intera attività addestrativa è stata contemporaneamente controllata e coordinata dalla Combined Maritime Operational Centre (C-MOC), una centrale operativa gestita da personale italiano e tunisino insieme, e costituita per l’occasione presso le strutture di Maricentadd, dalla quale è stato possibile seguire le operazioni in mare e condividere le informazioni necessarie ad ottenere una precisa e puntuale Maritime Situational Awareness – MSA. L’evento bilaterale è stato utile per accrescere le capacità, l’integrazione e l’interoperabilità dei teams operativi coinvolti, rafforzando il già ottimo rapporto che lega le due marine.