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ESA: SARÀ DI AIRBUS IL COMPONENTE UE DEL SATELLITE SMILE

L’Agenzia Spaziale Europea – ESA ha selezionato Airbus per la realizzazione del componente europeo del satellite SMILE – Solar wind Magnetosphere Ionosphere Link Explorer.

SMILE sarà la prima missione satellitare congiunta ESA Accademia Cinese delle Scienze – CAS dopo il successo della missione Double Star/Tan Ce, che si è svolta tra il 2003 e il 2008.

L’obiettivo di SMILE è quello di studiare e comprendere la meteorologia dello spazio, ovvero i processi fisici che regolano l’interazione continua tra le particelle del vento solare e la magnetosfera, il campo magnetico che preserva la vita sulla Terra.

La missione sta ora entrando in una fase di quattro anni dedicata alla costruzione, al collaudo e all’integrazione del payload e della piattaforma. Nella configurazione di lancio, questi due componenti formeranno un unico insieme alto 3,15 m.

Con una massa di 2.200 kg, il satellite si collocherà in un’orbita ellittica molto inclinata attorno alla Terra. Il suo perigeo, da cui trasmetterà i dati alla stazione di terra di Troll, in Antartide, e di Sanya, stazione del CAS in Cina, sarà situato a una distanza di 5.000 km e il suo apogeo a 121.000 km. Da questa posizione il satellite potrà osservare in modo prolungato le regioni del Polo Nord terrestre e raccogliere immagini del confine del campo magnetico terrestre e dell’aurora boreale.

Il modulo di payload sarà realizzato presso il sito Airbus di Madrid, dove sarà integrata la strumentazione. La piattaforma verrà invece realizzata a Shanghai. Questi due componenti saranno quindi integrati e testati presso il Centro europeo di tecnologia spaziale dell’ESA da un team multinazionale.

Il payload scientifico comprenderà quattro strumenti: l’imager a raggi x molli fornirà misurazioni eccezionali nelle regioni di impatto tra il vento solare e la magnetosfera; l’imager a ultravioletti studierà la distribuzione dell’aurora boreale sul pianeta; l’analizzatore di ioni di luce misurerà le particelle di energia presenti nel vento solare; infine, il magnetometro valuterà le variazioni del campo magnetico locale.

L’attuale programma prevede il lancio del satellite nel 2023, tramite uno dei lanciatori europei Vega-C o Ariane 62.