01 - PRIMA PAGINA02 - INDUSTRIA

IL GE CATALYST TOCCA 41.000 PIEDI E SUPERA I TEST DI QUOTA

Il GE Catalyst, il nuovo motore turboelica di GE Aviation progettato e sviluppato in Europa, ha segnato un importante passo nel programma di sviluppo e certificazione completando i test in quota presso l’Altitude Test Facility del National Research Council in Canada, dove il motore è stato testato fino a 41 mila piedi, ovvero 12.496 metri.

“Il motore Catalyst si distingue rispetto ai turboprop presenti sul mercato per diverse e importanti caratteristiche che lo rendono unico nel suo genere: il FADEC (Full Authority Digital Engine and Propeller Control) rende più facile l’integrazione del motore con il velivolo e consente un’attività di Real Time Health Monitoring insieme all’ottimizzazione degli intervalli di manutenzione – ha dichiarato a Spazio-News Magazine Paolo Salvetti, Military Sales Director & Product Growth Leader di Avio Aeroha un alto rapporto di compressione e il compressore presenta una geometria variabile; è possibile inoltre un incremento di potenza del motore di circa 200CV senza modifiche di hardware”.

Il motore, il cui debutto in UE è previsto entro la fine di quest’anno, sta suscitando interesse per applicazioni civili ma, considerate le sue caratteristiche tecnologiche e prestazioni, è candidato anche per il mercato militare dei droni, Trainers e Light transport.

Il nuovo turboprop vanta un elevato rapporto di compressione, 16:1, il più alto nella sua categoria. Questa caratteristica fa sì che il Catalyst possa fornire maggior potenza e prestazioni ottimizzate in quota anche grazie a un’architettura a ridotta sezione frontale che consente una sensibile riduzione del “drag”.

Fondamentale è inoltre il tema delle performance: la nuova struttura tecnologica all’avanguardia può consentire un risparmio dei consumi del 15% rispetto alla media dei turboelica concorrenti, permettendo un incremento del 10% del payload.

Altro aspetto distintivo del nuovo turboprop di GE Aviation è la sua “europeicità”. La bandiera europea, oltre a consentire la crescita tecnologica delle nostre industrie, offre un altro importante vantaggio competitivo: l’esportazione non è soggetta al regime ITAR – International Traffic in Arms Regulations.

Il Catalyst è infatti un ITAR free, ovvero non soggetto al controllo governativo americano.