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SMART CITY E SICUREZZA: CONCLUSO IL PROGETTO CLARA

Nel corso del workshop organizzato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di metodologie per l’analisi ambientale – Cnr-Imaa sono stati presentati i risultati scientifici del Progetto CLARA – CLoud plAtform and smart underground imaging for natural Risk Assessment finanziato nell’ambito di un Bando MIUR sul tema Smart cities & sicurezza del territorio.

Il progetto ha consentito di ottenere immagini tomografiche 3D del sottosuolo urbano e di studiare l’interazione suolo-edifici mediante l’integrazione delle più moderne tecnologiegeofisichediesplorazione, sensoristicaavanzata ed architetture ICT per la condivisione, la visualizzazione e la gestione dei dati geospaziali.

Le attività sono state svolte in tre aree urbane: la città di Ferrara interessata a redigere un adeguato piano pel prevenzione del rischio sismico e di salvaguardia di beni architettonici e monumentali; la città di Matera, capitale europea della cultura per il 2019, fortemente interessata allo studio del sottosuolo urbano nel centro storico dei Sassi; la Provincia di Enna per la mitigazione del rischio idrogeologico. Il progetto è stato promosso da una qualificata partnership pubblica-privata tra Enti di ricerca, Università e consorzi di PMI, ed ha previsto un ruolo attivo delle pubbliche amministrazioni.

Nel corso del workshop, che ha visto la partecipazione attiva anche degli ordini professionali dei geologi, ingegneri, architetti e geometri, sono stati presentati i principali risultati metodologici e/o di impatto per la città di Matera ed il suo territorio, discutendo su studi sperimentali e campi prova, su tomografie sismiche ed elettromagnetiche, indagini sismiche passive nel centro urbano della città, l’interazione suolo-edificato, monitoraggio strutturale di edifici civili di interesse strategico, l’implementazione della rete sismica locale e l’introduzione a sistemi informativi Cloud Open per gli enti territoriali – si legge nella nota diffusa dal Cnr -. Infine va sottolineato che il progetto CLARA ha adottato il modello dei ‘Living Labs’, ovvero la realizzazione di esperimenti in aree urbane che hanno il pregio di favorire la collaborazione e partecipazione attiva di ricercatori, amministratori, imprenditori, professionisti, tecnici, cittadini, studenti e tutti i vari portatori di interesse”.

In particolare, nell’ambito della campagna di prospezione geofisica eseguita in collaborazione tra Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale – INOGS di Trieste e Cnr-Imaa in un’area circostante il Campo Scuola di Atletica, circa 80 studenti del Pentasuglia di Matera hanno partecipato al Living Labs Rendere visibile il sottosuolo delle nostre città”, durante il quale hanno potuto assistere all’acquisizione di dati sismici su suolo e strutture, alla caratterizzazione di strutture e sottosuolo con metodi geofisici ed alla realizzazione di tomografie geoelettriche e prospezioni georadar per esplorare il sottosuolo urbano.