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EUROPEAN SPACE CONFERENCE: A BRUXELLES IL FUTURO DELLO SPAZIO E DIFESA

“Bisogna lavorare perché i paesi membri confermino i 16 miliardi di euro per il settore spaziale proposti dalla Commissione UE, nel bilancio pluriennale 2021-2027. Dobbiamo unire le forze per non fare passi indietro e per portare l’Ue avanti nell’economia dello spazio”. Con queste parole il Segretario Generale dell’Agenzia Spaziale Europea – Esa, Johann-Dietrich Woerner, ha aperto ieri i lavori della XII Conferenza europea sullo Spazio.

La due giorni UE, che si conclude oggi a Bruxelles, è stata l’occasione anche per discutere di progetti di ricerca, Space Economy, cooperazione interazionale e Difesa.

Nel suo intervento il Sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo, ha detto “Lo Spazio e la Difesa sono settori portatori d’innovazione, capaci di generare ingenti moltiplicatori economici e i programmi spaziali europei sono un banco di prova e di applicazione del meglio della ricerca tecnologica ed industriale del nostro continente. Grazie alle infrastrutture spaziali beneficiamo di informazioni ed applicazioni indispensabili nella vita quotidiana di ciascuno di noi”.

Per Tofalo dunque, l’interesse strategico a proteggere attivamente questi servizi responsabilizza il mondo della Difesa e Sicurezza. Inoltre le Forze armate sono fortemente condizionate dallo sviluppo delle applicazioni spaziali.

“Lo Spazio – ha aggiunto il Sottosegretario -, diventa così dominio dell’azione militare ed è quindi necessario individuare chi possa, a livello nazionale ed internazionale, difendere con maggior efficacia le infrastrutture ed i servizi spaziali dalle possibili minacce”.

Nell’ambito del Dicastero della Difesa italiano è all’esame quale sia una collocazione organica ideale e le più idonee dipendenze funzionali di un Comando Operazioni Spaziali – COS. Un organismo che accentri le capacità di avvistare, identificare e reagire alle eventuali minacce portata nello spazio o contro gli assetti spaziali.

“Tale Comando – ha chiarito Tofalo -, potrà avere connotazione interforze, e forse anche inter-agenzia ma, verosimilmente, dovrà presentare una chiara lead  ed una forte aderenza ambientale con la dimensione “verticale” della minaccia, trovando il raccordo tra le esistenti capacità di Difesa Aerea , di Early Warning & Missile Defence  e di Space Situational Awareness , in una naturale e progressiva crescita ‘verso l’alto’ delle competenze, al fine di garantire risposte tempestive ed efficaci alle minacce dirette al territorio ed agli interessi europei”.