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AVIO: IN SARDEGNA NASCERÀ LA SPACE PROPULSION TEST FACILITY

È stato presentato a Cagliari il Progetto SPTF – Space Propulsion Test Facility che, finanziato da Avio SpA in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico – MISE e in partnership con la Regione Autonoma della Sardegna, prevede la costruzione di un banco di prova per motori a liquido (Liquid rocket engines – LRE) e di un impianto per la realizzazione di componenti in carbon-carbon a Perdasdefogu, all’interno del Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze – PSIQ di Salto di Quirra.

In Sardegna stiamo costruendo una struttura che diventerà uno dei punti di eccellenza e di riferimento del settore spaziale europeo– ha detto Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio SpA -. Grazie a questo impianto, infatti, sarà possibile testare i motori ‘green’ di nuova generazione. Si tratta di un investimento importante che conferma la leadership del nostro Paese nel settore dell’industria spaziale”.

La realizzazione del banco di prova LRE, destinato all’esecuzione di test per lo sviluppo e la qualifica di motori spaziali green” alimentati a propellenti criogenici ad alto contenuto tecnologico e di innovazione, costituirà il primo obiettivo. Parte integrante del Progetto SPTF è anche l’attività di ingegneria che continuerà ad essere svolta nella sede di Villaputzu.

L’intervento insisterà su una superficie di 66.500 m², presso il Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze, attraverso la concessione per l’uso esclusivo e temporaneo di un’area militare conosciuta come “Sa Figu” posta all’interno del demanio Ministero Difesa del poligono. È solo grazie a questa intesa, firmata lo scorso anno, che Avio SpA ha potuto individuare un luogo idoneo nel rispetto dei requisiti di sicurezza e ambientali.

Oggi siamo qui per testimoniare l’importanza di un progetto, come quello dello Space Propulsion Test Facilities che nasce da una forte sinergia tra la Difesa, l’industria nazionale e le istituzioni locali – ha aggiunto il Comandante del PISQ, Generale Michele Oballa -.Un progetto di altissimo valore tecnologico, che punta a sviluppare, nel pieno rispetto degli standard ambientali, significative finalità nel campo della ricerca, che potranno essere utili per lo sviluppo di motori spaziali e componenti a propulsione liquida, ma potenzialmente anche per numerose applicazioni in campo civile, nonché interessanti ricadute in termini occupazionali. Tutto questo a conferma di quanto il PISQ costituisca un potenziale importante ed una risorsa strategica per il territorio stesso e per l’intera Regione”.

Nei primi 3 anni di attività è previsto l’impiego di 21 persone che arriveranno, a regime, fino a 35 unità. Le professionalità richieste sono altamente specializzate e costituite da ingegneri, chimici, informatici e tecnici.