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TERZO TRIMESTRE: IN UN ANNO IL PRODOTTO INTERNO LORDO È CROLLATO DEL 5%

“Nel terzo trimestre del 2020 il prodotto interno lordo – Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato del 15,9% rispetto al trimestre precedente ed è diminuito del 5% nei confronti del terzo trimestre del 2019”. A dirlo sono i dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Statistica – ISTAT, con l’aggiornamento trimestrale dei conti economici.

Il dato sulla crescita congiunturale del Pil diffuso il 30 ottobre 2020 era pari al 16,1% mentre il calo tendenziale era del -4,7%.

Il terzo trimestre del 2020 ha avuto quattro giornate lavorative in più del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al terzo trimestre del 2019.

La variazione acquisita per il 2020 è pari al -8,3%.

Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna risultano in crescita, con un aumento del 9,2% dei consumi finali nazionali e del 31,3% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono aumentate, rispettivamente, del 15,9% e del 30,7%.

La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito positivamente per 13 punti percentuali alla crescita del Pil: +7,5 punti i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private ISP, +5,3 punti gli investimenti fissi lordi e +0,2 punti la spesa delle Amministrazioni Pubbliche – AP.

La variazione delle scorte ha contribuito negativamente alla variazione del Pil per 1 punto percentuale, mentre il contributo della domanda estera netta è risultato positivo e pari a 4 punti.

Si registrano andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto in tutti i principali comparti produttivi, con agricoltura, industria e servizi cresciuti rispettivamente dello 0,2%, del 33,1% e dell’11,9%.