ESA, SPACE RIDER: PASSO IN AVANTI PER IL DRONE “MADE IN ITALY”
Lo Space Rider, l’innovativo drone per il trasporto spaziale che doterà l’Europa della prima piattaforma riutilizzabile per l’accesso e il rientro dall’orbita terrestre bassa in grado di effettuare missioni per la sperimentazione tecnologica e di fornire servizi commerciali, aveva già fatto parlare di se un anno fa durante il Consiglio Ministeriale Agenzia Spaziale Europea – ESA in Spagna.
Oggi, la missione ha completato un ulteriore passo avanti, con la firma di 2 contratti con l’Agenzia Europea. Il primo contratto è stato siglato da Avio SpAe Thales Alenia Space Italia e riguarda il completamento delle attività di design, manifattura e qualifica del segmento di volo e supporto alle operazioni fino alla Launch Readiness Review – LRR, mentre il secondo è stato firmato da ALTEC – Aerospace Logistics Technology Engineering Company e Telespazio per il completamento delle attività di sviluppo e qualifica del segmento di Terra e operazioni fino alla Launch Readiness Review.
“L’Italia ha partecipato attivamente al Programma Space Rider sin dalla sua ideazione, in quanto ha sempre creduto e crede fortemente che questo programma possa contribuire in maniera sostanziale alla futura utilizzazione dell’orbita bassa per nuove opportunità istituzionali e commerciali. Inoltre, contribuirà ad estendere la flessibilità e le opportunità per il nuovo lanciatore Vega C, con il quale Space Rider costituisce un sistema integrato – ha spiegato Giorgio Saccoccia, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana ASI -. Lo Space Rider rappresenta un importante tassello, realizzato attraverso la partecipazione italiana in ESA, di una più ampia roadmap nazionale i cui obiettivi sono lo sviluppo di sistemi interoperabili e riconfigurabili in orbita, che possano garantire all’Italia un ruolo di primo piano nelle missioni di logistica orbitale, di esplorazione umana e colonizzazione di altri pianeti”.
Lo Space Rider è un drone con circa 600 Kg di capacità di carico in grado di realizzare esperimenti scientifici e tecnologici in condizioni di microgravità, in un’orbita a circa 400 km di altezza.
Il segmento di volo della “missione Space Rider” è stato concepito con un design integrato al nuovo lanciatore VEGA-C e si compone di due moduli: il Modulo Orbitale di Servizio, realizzato da AVIO come evoluzione del modulo AVUM di Vega, ed un modulo di rientro riutilizzabile, realizzato da Thales Alenia Space, evoluzione dell’Intermediate eXperimental Vehicle – IXV che ha volato con successo nel 2015, effettuando un rientro a Terra da una quota di 450 km.
Il segmento di terra controlla il sistema Space Rider nel corso delle operazioni orbitali e del rientro, fino all’atterraggio.
Le missioni, della durata minima di 2 mesi, saranno lanciate dallo spazioporto UE di Kourou, in Guyana Francese e si concluderanno con un atterraggio autonomo.
Nell’ambito della missione, ALTEC SpA e Telespazio avranno la responsabilità di gestire l’intero segmento di terra e le successive operazioni di missione e agiranno come Co-Prime, in maniera integrata. ALTEC sarà responsabile della gestione degli esperimenti scientifici e tecnologici a bordo del drone durante la fase di missione nominale e sarà responsabile di gestire la fase di missione relativa al rientro atmosferico non distruttivo del veicolo.
“Questo contratto è il coronamento degli sforzi che i miei colleghi e l’azienda tutta hanno sviluppato nel corso degli anni, su vari programmi, in diversi ambiti e settori. Esso sintetizza a pieno ciò che l’azienda è oggi: un gruppo coeso di persone entusiaste e appassionate al proprio lavoro, che con energia e professionalità hanno consentito ad ALTEC di avere il riconoscimento internazionale di cui oggi gode – ha aggiunto Vincenzo Giorgio, Amministratore Delegato di ALTEC -. È con questo stesso spirito che ci prepariamo ad affrontare questa nuova, avvincente avventura, insieme a Telespazio e con il sostegno del’Agenzia Spaziale Italiana e del’Agenzia Spaziale Europea, consapevoli delle difficoltà ma certi al contempo del successo che Space Rider riuscirà ad ottenere a livello internazionale”.
Telespazio è responsabile delle attività di sviluppo, integrazione e validazione del Vehicle Control Centre-Operations Control – VCC-OC e dello sviluppo, validazione ed esecuzione delle operazioni di volo, sia per la Launch and Early Orbit Phase – LEOP che per la fase di “routine”. Inoltre, Telespazio sarà responsabile della realizzazione e della gestione del Ground Stations Network.
Thales Alenia Space, alla guida di un consorzio di imprese, università e centri di ricerca UE, è responsabile per lo sviluppo del modulo di rientro, parte essenziale del veicolo. Mentre AVIO SpA ha la responsabilità dello sviluppo sistema propulsivo e del modulo di servizio espandibile.
Federico Cabassi