IL SATELLITE ITALIANO IPERDRONE.0 È IN ORBITA
È decollato nelle scorse settimane, dalla base militare americana di Vandenberg in California, il payload Iperdrone.0 dell’Agenzia Spaziale Italiana, a bordo della missione americana Transporter-11.
Sviluppato grazie ad un raggruppamento d’imprese costituito da CIRA, Tyvak International e Kayser Italia, coordinate da ASI, Iperdrone.0 rappresenta la prima missione del programma Iperdrone che ha l’obiettivo di progettare e realizzare un veicolo in grado di effettuare operazioni in orbita complesse (in-orbit servicing) e rientrare in modo sicuro a Terra, per consentire il recupero del payload di bordo. Il percorso orbitale di Iperdrone.0, lanciato dal vettore Falcon 9 di SpaceX, è stato seguito anche dal centro spaziale italiano “Luigi Broglio” di Malindi in Kenya.
“Il progetto Iperdrone rappresenta un successo dell’industria aerospaziale italiana, anche in termini di capacità della filiera tecnologica e produttiva – ha spiegato Antonio Blandini presidente del CIRA -. Grazie all’ASI e alla collaborazione con partner tecnologici di eccellenza come Tyvak e Kayser, stiamo lavorando allo sviluppo di un sistema di operazioni in orbita e rientro spaziale all’avanguardia. Questo progetto, e le attività che sicuramente proseguiranno per la sua implementazione e attuazione, apriranno nuove prospettive per il futuro dell’esplorazione spaziale: Iperdrone contribuirà significativamente al progresso delle tecnologie di rientro spaziale e alla crescita della nostra economia spaziale, anche in termini di posizionamento internazionale. Continueremo a lavorare intensamente sul futuro del progetto, per consolidare e ampliare le nostre capacità tecnologiche, e così accorciare le distanze tra lo Spazio e la Terra”.
Iperdrone.0 condurrà delle operazioni intorno a un punto virtuale, acquisendo immagini che dimostrino la capacità di ispezione di un target di riferimento e la possibilità di eseguire una manovra propedeutica al rientro.
Tra le sfide tecnologiche della missione anche l’innovativo sistema di propulsione a gas freddo, denominato PERSEUS, ideato e realizzato appositamente per questa missione. La dimostrazione in volo di un sistema propulsivo ‘ecologico’ sarà fondamentale, non solo per la missione Iperdrone.0 ma anche per le future e numerose missioni di Cubesat come nel programma dell’ASI ALCOR, dedicato allo sviluppo di piccoli satelliti, e in progetti nazionali in ESA come Space Rider Observer Cube (SROC).
Il Cubesat Iperdrone.0 è all’avanguardia anche per gli aspetti legati alla sicurezza, avendo implementato già in fase di progettazione, grazie al contributo di Kayser Italia, i più rigidi standard di safety per consentire manovre in prossimità della Stazione Spaziale Internazionale.
Con la missione successiva, Iperdrone.1, verranno testate in volo strategie innovative di guida, navigazione e controllo e nuovi sistemi di protezione termica progettati per proteggere il Cubesat dalle temperature estreme incontrate durante il rientro atmosferico.