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AMI: MONITORATO LO SPAZIO PER RISCHIO COLLISIONE TRA “RIFIUTI”

Nella mattinata del 10 settembre scorso, il Centro Operativo Francese per la Space Situation Awareness – SSA ha segnalato un probabile evento di collisione tra due oggetti orbitanti di grandi dimensioni, lanciati in orbita negli anni 70, non più operativi e non controllabili. Le analisi indicavano la possibile collisione fra i due oggetti orbitanti per il 13 settembre alle 19:59 ora italiana, ad una quota di circa 880 km ed in un punto stimato sopra l’oceano Pacifico.

Gli oggetti in possibile collisione erano il satellite statunitense OPS 4412 – Transit 9, dotato di un residuo di combustibile nucleare, ed il russo METEOR 1-10.

In risposta alla segnalazione francese, il Centro SSA italiano, situato presso il Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico, ha immediatamente attivato tutti i sensori Space Surveillance and Tracking – SST dislocati sul territorio nazionale. Il Centro SSA, nell’ambito dell’iniziativa europea EU SST Support Framework, espleta le funzioni di Italian Space Surveillance and Tracking Operations Centre – ISOC ed è responsabile, per il consorzio, dei servizi di determinazione della frammentazione in caso di collisione di oggetti in orbita, Re-Entry, nonché del servizio di Conjuction Analisys, quest’ultimo svolto in modalità Cold Redundancy, funzione di supporto e ridondanza ai centri SST francese e spagnolo, responsabili del servizio CA per il Consorzio EU.

Dal 10 settembre e per tutto il weekend, il Centro SSA ha monitorato costantemente i due oggetti tramite la rete di sensori SST nazionali. In particolare, il Multi-Frequency Doppler Radar – MFDR, situato presso il Poligono Salto di Quirra – PISQ in Sardegna ha positivamente tracciato i due oggetti orbitanti permettendo così di collezionare e analizzare più di 7500 misure totali, consentendo di effettuare una previsione della probabilità di collisione. I risultati sono stati successivamente trasmessi e confrontati con quelli dei centri francese e spagnolo. Contestualmente, il Centro SSA, supportato dal Reparto Sperimentale di Volo – Gruppo Ingegneria per l’Aero-Spazio della Divisione Aerea di Sperimentazione Aeronautica e Spaziale di Pratica di Mare, ha realizzato una simulazione dello spargimento dei detriti in caso di collisione, poi non avvenuta, assicurando il servizio di Fragmentation.

L’evento ha permesso di attivare e testare la task force di EU-SST e di informare la Commissione Europea circa i risultati delle analisi effettuate. Oltre all’italiano MFDR-LR, sono stati utilizzati i radar europei SATAM R1, SATAM R2 e GRAVES francesi e il S3TSR spagnolo.