PROGETTO URCLEARED: VERSO L’INTEGRAZIONE DEI DRONI NEGLI SPAZI AEREI
“Compiere passi rilevanti verso la piena integrazione dei droni nello spazio aereo civile”. È questo l’obiettivo del progetto URClearED – UAS Remain Well Clear in Airspace Classes D-G, coordinato dal CIRA – Centro Italiano Ricerche Aerospaziali e cofinanziato dalla SESAR Joint Undertaking.
URClearED, che vede anche la partecipazione di Eurocontrol, DeepBlue, Deutsches Zentrum für Luft und Raumfahrt – DLR, Universitat Politecnica De Catalunya, Saab e General Atomics-Europe, prevede infatti la definizione e la progettazione della funzione di Remain Well Clear – RWC da integrare nei Sapr – Sistema Aereo a Pilotaggio Remoto che volano con regole di volo strumentali – IFR in spazi aerei di classe D-G, nonché la sua sperimentazione fino alla validazione operativa preliminare.
Scopo dei test è stato quello di ricreare, virtualmente, le condizioni operative effettive di traffico aereo per verificare l’efficacia, sulla sicurezza del volo, dell’introduzione della funzione di RWC, concepita per fornire al pilota remoto indicazioni per gestire il proprio velivolo in modo da evitare situazioni potenzialmente pericolose come l’eccessiva vicinanza ad altri velivoli. I test si sono svolti tramite tecniche di simulazione real time integranti simulatori di traffico aereo di velivoli tradizionali, unmanned e di stazioni per la gestione del traffico aereo, alla presenza di piloti sperimentali e di controllori di volo.
Il software di RWC utilizzato nei test è stato realizzato al CIRA con la collaborazione del DLR per quanto concerne l’interfaccia grafica verso il pilota remoto.
Le prime due campagne di validazione del progetto sono state eseguite con successo, tra marzo ed aprile, presso il Laboratorio di Guida Navigazione e Controllo del CIRA. In totale, sono stati condotti 28 runs in tempo reale, per circa 15 ore di simulazione in diversi scenari operativi.
“Nella prima campagna di test il software RWC è stato integrato su un Tactical Unmmanned Aerial Vehicle – TUAV ad ala fissa, mentre nella seconda il sistema è stato adattato su un velivolo unmanned classe MALE – Medium Altitude Long Endurance con una nuova impostazione ed una interfaccia pilota evoluta, progettata sulla base degli esiti della prima campagna di prove – si legge nella nota diffusa dal centro di ricerca italiano -. Gli scenari simulati sono stati individuati in Italia nei pressi degli aeroporti di Bari, Brindisi e Grottaglie e i test sono stati eseguiti da un team composto da controllori di traffico aereo, piloti sperimentali, esperti di fattori umani e ingegneri di sistema e avionici”.
I risultati raccolti, tra cui dati di volo e registrazioni video e audio oltre che le valutazioni di Human Factor, e le relative analisi saranno fornite alla SESAR JU e messi a disposizione di altri progetti europei, sia come supporto ai progetti industriali in corso, SESAR PJ13-ERICA, EDA EUDAAS, che per la definizione di nuovi progetti per la realizzazione di un sistema di Detect-And-Avoid – DAA specifico per lo spazio aereo europeo.
Vincenzo Mario Onofri