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ASI: QUALIFICATO IL SISTEMA PERSEUS

Il sistema propulsivo PERSEUS, progettato e sviluppato da Technology for Propulsion and Innovation – T4i in collaborazione con Tyvak International, è stato qualificato con successo presso il Laboratorio di Qualifica Spaziale del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali – CIRA.

Nel corso della campagna di test, effettuata considerando carichi e durate di qualifica, sono stati realizzati test di vibrazione, test di shock e test di verifica in condizioni di termo-vuoto simulando le condizioni di lancio e di utilizzo in orbita. Le prestazioni del sistema propulsivo PERSEUS sono state definite appositamente per poter realizzare operazioni di prossimità attraverso un sistema cubesat tenendo conto di stringenti requisiti in termini di affidabilità e sicurezza necessari a supportare applicazioni critiche anche in sinergia con altri sistemi.

La tecnologia di PERSEUS si aggiunge a quelle già sviluppate dall’Agenzia Spaziale Italiana – ASI per CubeSat e potrà essere utilizzata su diverse missioni del programma ALCOR.

PERSEUS, basato sulla tecnologia cold gas a bassa pressione, è stato sviluppato nell’ambito del progetto IPERDRONE attraverso un contratto tra ASI ed un team costituito da CIRA, Tyvak International e Kayser Italia, per garantire un controllo a 6 gradi di libertà su cubesat 6U e 12U necessario per assicurare al sistema capacità di controllo di assetto, possibilità di effettuare manovre orbitali ed operazioni di prossimità.

Lo sviluppo del propulsore, in particolare, ha visto la collaborazione di Tyvak International e T4I, che ha contribuito alla definizione del tank, realizzato in manifattura additiva, della linea fluidica comprensiva di separatore di fase, e dei micro-ugelli. Il propellente di nuova generazione usato da Perseus può essere catalogato come “green”: è atossico, non esplosivo, e sicuro da usare sia a terra che in orbita.

a qualifica a terra di tale propulsore rappresenta un importante risultato in vista del lancio della missione IPERDRONE.0, previsto ad inizio del prossimo anno a bordo del vettore VEGA, il cui obiettivo sarà dimostrare la capacità di manovre in orbita rispetto ad un target predefinito e l’acquisizione di immagini ad alta risoluzione simulando servizi di ispezione. La missione sarà inoltre utilizzata per qualificare in orbita approcci operativi, tecnologie ed equipaggiamenti critici e contribuirà a rafforzare l’impegno di Agenzia Spaziale Italiana nel settore dei nanosatelliti e dell’in-orbit servicing.