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L’INTERSCAMBIO COMMERCIALE EXTRA-UE È IN AUMENTO

A settembre l’interscambio commerciale con i paesi extra-UE-27 è in aumento congiunturale per entrambi i flussi, molto più ampio per le esportazioni, salito al +5,9%, rispetto alle importazioni, fermo a quota +0,3%. A dirlo è l’ultimo rapporto sul commercio estero extra-UE pubblicato dall’Istituto Nazionale di Statistica – ISTAT.

Nel nono mese dell’anno l’export verso i paesi extra-UE torna a crescere su base mensile, trainato dalle vendite di beni strumentali, beni di consumo non durevoli e beni intermedi. Nella media del terzo trimestre dell’anno, la dinamica congiunturale è positiva.

Su base annua, la crescita dell’export accelera ancora, +26,9%, era +22,1% ad agosto, spiegata per oltre un terzo dalle maggiori vendite di beni di consumo non durevoli. La crescita dell’import, sempre molto sostenuta e condizionata dalla componente energetica, rallenta e si riporta sui livelli di aprile, dopo il picco di agosto.

Il deficit energetico supera i 12 miliardi in valore assoluto ma l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici aumenta e il disavanzo commerciale, -5.440 milioni, seppur ampio, si riduce nel confronto con agosto, era -7.762 milioni.

Nel complesso dei primi nove mesi dell’anno, il disavanzo commerciale con i paesi extra-UE supera i 28 miliardi, negativamente condizionato da un deficit energetico che sfiora, nello stesso periodo, gli 84 miliardi.