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DETRITI SPAZIALI: CIRA ENTRA NELL’ESA “ZERO DEBRIS CHARTER”

Il CIRA ha firmato la Zero Debris Charter, l’iniziativa promossa dall’Agenzia Spaziale Europea – ESA con l’obiettivo di eliminare i detriti spaziali entro il 2030.

La Zero Debris Charter nasce per stabilire e promuovere principi guida e obiettivi comuni volti a prevenire, mitigare e rimuovere i detriti spaziali. L’iniziativa risponde alla necessità di intervenire per migliorare la sostenibilità delle operazioni spaziali: l’aumento del numero dei detriti rappresenta un pericolo crescente, rischiando di rendere inutilizzabili alcune orbite cruciali. Negli ultimi due anni, il numero di satelliti lanciati ha superato quello dei sei decenni di esplorazione spaziale precedenti.

La Carta rappresenta una collaborazione globale che coinvolge industrie, agenzie governative, università, centri di ricerca e organizzazioni internazionali. I principi guida includono l’impegno a non rilasciare nuovi detriti nello spazio e la minimizzazione della generazione accidentale di detriti durante le operazioni spaziali. Particolare attenzione è rivolta all’anticipazione e alla mitigazione degli effetti dannosi dei detriti spaziali, garantendo la sicurezza di uomini e dispositivi, riducendo il rischio di collisioni con satelliti operativi e la contaminazione dell’ambiente spaziale. Tali principi saranno presto tradotti in traguardi tecnici concreti e misurabili; l’ESA sta facilitando la creazione di un “Manuale Tecnico Zero Debris” per raccogliere e condividere le soluzioni tecniche necessarie.

“Con la firma della Zero Debris Charter, il CIRA prosegue nel suo impegno per uno spazio sicuro e sostenibile, assicurando un futuro migliore al nostro Pianeta – ha spiegato il Presidente del CIRA, Antonio Blandini -. Il Centro metterà a disposizione le sue capacità di test per qualificare tecnologie e prodotti che riducano il rischio di generazione di detriti spaziali e lavorerà per lo sviluppo e l’implementazione di ulteriori tecnologie volte alla prevenzione e alla rimozione degli stessi”.​

Più di 40 aziende, centri di ricerca e organizzazioni internazionali hanno firmato oggi la Carta confermando la loro dedizione alla sostenibilità a lungo termine delle attività umane nello spazio, e oltre 100 organizzazioni hanno già espresso l’intenzione di aderire all’iniziativa nei prossimi mesi.