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NASA, JUNO: IMMORTALATE LE DINAMICHE DELLA TEMPESTA SU GIOVE

“È una delle caratteristiche più celebri del colosso del Sistema Solare, è monitorata da oltre due secoli e le sue misure sono planetarie: sono questi i tratti salienti della Grande Macchia Rossa, la tempesta extra large che è situata 22° sotto l’equatore di Giove e che, secondo le stime degli esperti, imperversa in senso antiorario da più di 350 anni” è quanto ha dichiarato la NASA.

Riconoscibile per la sua forma ovale e lo sgargiante color ocra, la bufera gioviana torna alla ribalta per un set di fotografie realizzato da JunoCam, la fotocamera a bordo della sonda Juno della Nasa.

L’analisi delle immagini, che mettono in rilievo una serie di dinamiche della Macchia Rossa,, è al centro di uno studio condotto da un team internazionale di ricercatori e coordinato dall’Università dei Paesi Baschi. I risultati sono stati presentati nell’articolo “The Rich Dynamics of Jupiter’s Great Red Spot from JunoCam: Juno Images”, pubblicato di recente su The Astronomical Journal.

Fino al 2016, anno in cui Juno ha raggiunto l’orbita di Giove, le conoscenze della comunità scientifica sulla Macchia si basavano essenzialmente sulle osservazioni effettuate dalle due sonde Voyager, dall’orbiter Galileo e infine dal telescopio Hubble; le immagini ricavate dai dati di questi ‘esploratori’ hanno una risoluzione che spazia da 15 a 150 chilometri per pixel.

Invece, con la JunoCam, che agisce nella luce visibile ed ha un campo visivo di 58° , la risoluzione è maggiore ed arriva ad un livello di dettaglio anche di 7 chilometri per pixel.Gli autori dello studio, analizzando a fondo le immagini della JunoCam, hanno identificato cinque particolari strutture entro la parte superiore delle nubi della Macchia.

La missione, attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana – ASI, vanta un significativo contributo ‘tricolore’ con lo spettrometro Jiram – Jovian InfraRed Auroral Mapper, dell’Inaf-Iaps, realizzato da Leonardo e lo strumento di radioscienza KaT – Ka-Band Translator, dell’Università La Sapienza di Roma, realizzato da Thales Alenia Space-Italia.