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SOYUZ: LANCIO FALLITO, EQUIPAGGIO IN SALVO

Fallito il lancio della navetta russa Soyuz, decollata ieri dal cosmodromo di Baikonur in Kazakhstan alle 10.47 (ora italiana), che avrebbe dovuto portare sulla Stazione Spaziale Internazionale il comandante russo Alexey Ovchinin e l’americano Nick Hague. Dopo appena due minuti dal lancio, durante la fase di ascesa, il razzo ha avuto un serio problema a uno dei motori. Sono state subito disposte le procedure per l’atterraggio di emergenza. Secondo le dichiarazioni della Nasa i due uomini sono in buone condizioni.

A causare l’incidente – in base a quanto riferito da una fonte non precisata citata dall’agenzia russa Interfax – potrebbe essere stato un problema al motore del secondo stadio del razzo: “Durante la fase di separazione una valvola di separazione di uno dei booster laterali del primo stadio non si è aperta”, e il booster laterale guasto ha colpito il booster centrale del razzo. “Il secondo stadio ha perso orientamento e i motori si sono spenti in situazione di emergenza”.

A bordo della Stazione Spaziale resta adesso l’equipaggio di tre membri della Expedition 57: il comandante Alexander Gerst, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), l’americana Serena M.
Auñón-Chancellor e il russo Sergey Prokopyev.

“La Soyuz è un veicolo sviluppato in modo da essere intrinsecamente molto sicuro, in quanto, in qualsiasi istante dal momento del lancio fino all’atterraggio, la missione può essere abortita – ha spiegato il presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Roberto Battiston –. L’anomalia si è sviluppata a circa 120 secondi dal lancio quindi la navicella era già molto alta, ma ha potuto abortire il lancio e atterrare in condizioni di sicurezza.
Certamente le cause che hanno portato al verificarsi di questa anomalia – che è un’anomalia di secondo stadio – verranno analizzate con estremo dettaglio perché si dovrà capire che cosa non ha funzionato e perché. La sicurezza non è lasciata al caso, se non ha funzionato ci deve essere una causa specifica, identificabile e correggibile nel processo di costruzione e verifica della navicella. Avremo un periodo in cui sarà analizzato con estrema precisione tutto ciò che riguarda la descrizione e la tracciatura delle fasi di montaggio e costruzione della Soyuz che ha portato in orbita questi due astronauti, per fare in modo di capire il problema e assicurarsi che non capiti più.
Questo è proprio l’obiettivo del segmento del settore aerospaziale denominato Sicurezza e affidabilità dei sistemi
– ha concluso Battistontracciare cosa è successo, correggerlo e introdurre dei meccanismi futuri in grado di evitare che l’episodio si ripeta”.

L’Agenzia spaziale russa Roscosmos ha istituito una commissione di indagine sulle cause dell’incidente. Ne dà notizia l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) in una nota nella quale si afferma inoltre che “tutti gli altri partner della Stazione Spaziale Internazionale, inclusa l’Esa, stanno sostenendo pienamente gli sforzi della commissione”.

La Soyuz è l’unico veicolo capace di portare a bordo della Stazione Spaziale Internazionale i nuovi equipaggi ed è presumibile che i voli del veicolo russo saranno bloccati finché non si avranno i risultati definitivi di questa inchiesta.