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1° REPARTO, MANUTENZIONE VELIVOLI: CELEBRATA LA “III GENERAZIONI”

All’Aeroporto di Cameri, il 1° Reparto Manutenzione Velivoli ha celebrato i 37 anni di attività sul Tornado, 20 anni sul Typhoon e l’ingresso nella 5^ Generazione con la prossima Initial Operational Capability – IOC del Logistic Operation Center del velivolo F-35; “1 RMV, 3 Generazioni di Velivoli, innovazione nel solco della tradizione” è stato il titolo dell’evento.

Proprio a Cameri, infatti, il 1° Novembre 1981, con la costituzione del 1° C.M.P. Tornado, prendeva vita quel progetto visionario che, concepito alla fine degli anni ’70, puntava alla costituzione di quei Centri di eccellenza per la gestione tecnica, logistica, manutentiva e addestrativa dei sistema d’arma che oggi va sotto il nome di R.M.V. In seguito, nel 1985 il 1° C.M.P. assunse il nome di 1° R.M.V. per divenire, nel 1998, Comando di Corpo Autonomo e assumere la responsabilità anche del nuovo sistema d’arma EF2000. Lo scorso mese di marzo sono state approvate le nuove TOO dell’Ente con la costituzione della Direzione Tecnica F-35, meglio nota a livello internazionale come LOC F-35, la cui IOC è prevista entro la fine dell’anno.

Il Reparto dell’Aeronautica Italiana entra dunque nella 5^ generazione, mantenendo invariati compiti e impegno nella gestione delle precedenti generazioni di velivoli.

“L’evento ha coinvolto tutto il personale in servizio presso il Reparto, una folta rappresentanza di ex, sia in servizio che in congedo, tra cui gran parte dei Direttori che si sono avvicendati in questi quasi 40 anni di storia. La cerimonia è stata presieduta dal Comandante Logistico, Gen S.A. Giovanni Fantuzzi, accompagnato dal Comandante la 2° Divisione, Brig. Gen. Maurizio Astolfi e dal Col Pietro Paolo Traverso, Capo del CePoVA. Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e Personale Civile di oggi e di allora hanno potuto incontrarsi, ricordare vecchi aneddoti e ripercorrere le esperienze vissute – si legge nella nota stampa diffusa dall’Aeronautica Militare Italiana -. Il Col. Roberto Lo Conte, Direttore del 1° R.M.V., nel suo intervento introduttivo ha sottolineato come questo evento non solo offra l’opportunità a chi ha lasciato il Reparto di tornare e vedere come esso si è trasformato nel tempo, ma anche ai più giovani ivi appartenenti di conoscerne la storia, comprenderne i valori e le tradizioni, tutti elementi che fanno da cemento allo spirito di corpo di un Reparto dell’Aeronautica Militare. Il Col Lo Conte ha anche evidenziato che i traguardi raggiunti dal Reparto, attraverso le innovazioni tecnologiche e di processo, sono il frutto della volontà e dell’impegno degli uomini che le hanno determinate e che, per questo, l’uomo è sempre stato e continuerà ad essere al centro della storia dell’Ente”.

L’evento, cui hanno preso parte anche il Capo del Corpo e Direttore di Armaereo, Gen Basilio di Martino, e il suo predecessore, Gen Francesco Langella, si è sviluppato su un programma che ha previsto la proiezione di un video racconto della storia del 1° RMV, un momento di condivisione di aneddoti e ricordi da parte degli ex, fra cui alcuni Direttori e il Capo della Squadra che ha condotto la prima ispezione sul Tornado e la presentazione di un opera commemorativa dell’evento, completamente realizzata dal Reparto. I RROO hanno voluto salutare il Reparto con un passaggio di 2 Tornado del 6° Stormo e 2 EF2000 del 4° Stormo mentre gli intervenuti hanno potuto visitare la mostra fotografica allestita nel contiguo hangar verniciatura.

Il Generale Fantuzzi, nel suo intervento conclusivo, ha ringraziato tutti i convenuti e gli organizzatori per l’emozionante giornata, sottolineando come il sogno e la visione di alcuni si siano realizzati dando vita a una realtà vincente che, da quasi quarant’anni, opera con efficacia e competenza sull’aeroporto di Cameri. Un reparto che è stato in grado di esprimere altissimi livelli di professionalità nel gestire i delicati passaggi generazionali dei velivoli e che oggi è chiamato, ancora una volta, a fare da ponte verso la 5^ generazione con il velivolo F-35. Tutto ciò, grazie al cuore pulsante rappresentato dagli uomini e donne che hanno operato al 1° RMV e che, con la loro competenza, passione, spirito di appartenenza hanno contribuito a dare vita a questa stupenda storia.