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SITA: NEL 2018 3,9 MILIARDI PER LA CYBERSECURITY

Sarà pari a 3,9 miliardi di dollari la cifra che compagnie aeree e aeroporti avranno investito complessivamente nel 2018 in cyber security per difendersi da attacchi e minacce virtuali. Cifre in crescita rispetto al 2017, secondo quanto rilevato dall’indagine 2018 Air Transport Cybersecurity Insights di SITA: nel 2018 infatti le aerolinee hanno destinato alla sicurezza informatica il 9% della spesa complessiva IT – in crescita rispetto al 7% nel 2017 – mentre per gli scali il dato raggiunge il 12% – era il 10% l’anno scorso.

Se la cybersecurity è una priorità di spesa da tempo all’attenzione del settore, ora la sfida più grande è accelerare il progresso e l’implementazione di iniziative concrete di prevenzione e gestione di rischi. Per questo nove compagnie su 10 (89%) entro i prossimi tre anni hanno in piano importanti programmi di cybersecurity – dato che ha visto un balzo rispetto al 72% registrato nel 2017. E la percentuale è ancora più elevata per gli aeroporti: è il 95% degli scali a voler attivare importanti piani sulla cybersecurity entro il 2021. Priorità per più della metà (57%) dei responsabili informatici di aerolinee e scali rimane la continuità operativa, da garantire tramite la protezione di sistemi e processi.

“L’importanza della cybersecurity è chiara a compagnie aeree e aeroporti, che stanno lavorando per costruire una base solida per la sicurezza – ha commentato Sergio Colella, Presidente Europa SITA –. Operando in uno scenario che vede le minacce informatiche farsi di anno in anno più numerose e sofisticate, è però necessario che l’industria del trasporto aereo – complessa e integrata – sia molto più veloce nel creare difese proattive, per restare in posizione di vantaggio”.

Secondo quanto rilevato da SITA, le priorità di spesa più comuni di compagnie aeree e aeroporti per la cybersecurity sono la consapevolezza e la formazione del personale (76%), l’adeguamento ai requisiti richiesti dalla normativa (73%) e la gestione di accessi e identità (63%). In più, l’indagine condotta ha individuato alcune aeree che necessitano maggiore attenzione nei prossimi anni, come monitoraggio e difesa proattivi della rete, sicurezza dell’extended enterprise (Cloud, Internet delle cose) e protezione da minacce interne come la fuga di dati.

La ricerca rileva che si può fare di più per mettere in rilievo l’importanza della cybersecurity. Oggi solo il 41% degli intervistati la inserisce nel registro globale dei rischi; un ulteriore 42% intende aggiungerla entro il 2021. Solo il 31% delle società che hanno partecipato all’indagine hanno un responsabile per la sicurezza informatica (Chief Information Security Officer), figura cruciale per garantire visibilità alla cybersecurity a livello esecutivo e un’effettiva implementazione. Il monitoraggio proattivo tramite Security Operation Center (SOC) è un tema centrale per molti intervistati; la maggior parte ha in piano di implementare rapidamente tali servizi.

L’ostacolo più grande alla messa in atto è la mancanza di risorse, che interessa il 78% delle organizzazioni del trasporto aereo. Altre sfide importanti che i responsabili devono affrontare sono quella dell’assunzione e della permanenza di personale specializzato (47%) e quella della formazione (56%).

“Passare dalla consapevolezza all’azione può essere una sfida – ha dichiarato Michael Schellenberg, Responsabile Cybersecurity Solutions, SITA –. È per questo che, insieme ad altri specialisti del settore come Airbus, abbiamo creato un portfolio di soluzioni di cybersecurity che aiutino le organizzazioni del settore a monitorare, individuare e gestire i rischi informatici. Solo collaborando come un’unica industria possiamo progredire più velocemente in questo e fare sì che il settore sia protetto e preparato contro tali rischi”.