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AIRBUS, ISS: TUTTO PRONTO PER IL MOTORE A VAPORE “RUBI”

La prossima missione di rifornimento (CRS-18) che verrà lanciata da Cape Canaveral, in Florida, invierà uno speciale “motore a vapore” sull’International Space Station – ISS.

RUBI – Reference mUltiscale Boiling Investigation, un esperimento di meccanica dei fluidi progettato e realizzato da Airbus per l’Agenzia spaziale europea – ESA, studia i principi fondamentali dell’ebollizione dei fluidi.

L’astronauta dell’ESA Luca Parmitano installerà RUBI nel modulo Columbus della ISS durante i cinque mesi della sua missione Beyond (da luglio a dicembre 2019). L’esperimento sarà quindi eseguito e monitorato dal B-USOC – Belgian User Support and Operation Centre, a Bruxelles.

RUBI studierà i fenomeni di transizione di fase e il trasferimento di calore durante l’evaporazione dei fluidi su scala microscopica e macroscopica. L’elemento chiave di RUBI è una cella riempita con un fluido, che può essere riscaldata e raffreddata termoelettricamente.

Il processo di ebollizione viene quindi attivato utilizzando un laser su un riscaldatore di vetro rivestito di metallo.

Le telecamere ad alta risoluzione registrano la formazione e lo sviluppo di bolle di vapore sia nello spettro visibile che nell’infrarosso. Scattando fino a 500 immagini al secondo, le telecamere RUBI sono in grado di creare una rappresentazione tridimensionale della forma delle bolle e di analizzare la distribuzione termica sul riscaldatore, consentendo agli scienziati di determinare con precisione le condizioni di evaporazione e le densità del flusso di calore.

“Il processo di ebollizione può essere influenzato in modo sistematico utilizzando un elettrodo ad alta tensione (fino a 15.000 volt) e un circuito convettivo regolabile. Sulla Terra, a causa della forza di gravità, si formano soltanto piccole bolle che si staccano rapidamente dalla superficie riscaldata, mascherando altri effetti fisici – si legge nella nota diffusa da Airbus –Gli scienziati vogliono ottimizzare i loro modelli numerici del processo di ebollizione attraverso una serie di test condotti in assenza di gravità e corrispondenti ai test di riferimento sulla Terra. In futuro, tali test potrebbero contribuire alla produzione di elettrodomestici (quali stufe e radiatori) e scambiatori di calore, creando processi di produzione industriale più efficienti ed ecologici”.

Una delle principali sfide affrontate dal team industriale guidato da Airbus è stata quella di ridurre RUBI alle dimensioni di una “scatola da scarpe” (40 x 28 x 27 cm) del peso di soli 34 kg, in modo che potesse essere utilizzata nello spazio. In confronto, un laboratorio installato sulla Terra avrebbe una dimensione simile a quella di un armadio (2 x 1 x 1 m), per un peso di circa 300 kg.