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ESERCITAZIONE “GAZZA LADRA”: MESSA ALLA PROVA LA CAPACITÀ DEL COFS

Si è conclusa l’esercitazione “Gazza Ladra 19”, che ha visto impiegato il Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali – COFS e l’intero spettro delle unità delle Forze Speciali delle Forze Armate.

L’esercitazione, che si è tenuta in Sicilia dal 26 settembre all’11 ottobre scorso, ha avuto lo scopo di attivare la macchina nazionale per la gestione della crisi e di verificare la capacità del COFS di attuare le azioni previste dai piani nazionali di Contingenza, nel caso in cui connazionali siano tenuti in ostaggio, con la condotta di una Operazione Speciale di Controterrorismo.

La Gazza Ladra ha impiegato gli assetti previsti dai piani di contingenza e il Joint Rapid Response Force – JRRF, ovvero nuclei a elevato livello di prontezza che sono a disposizione del Capo di Stato Maggiore della Difesa quale Comandante in Capo delle Operazioni.

All’esercitazione, che ha visto impiegati tutti gli assetti di Forze Speciali sotto il controllo operativo del COFS, ha preso parte:

Lo scenario ha previsto la condotta di Operazioni Speciali in ambiente ostile da parte di un dispositivo militare d’intervento, in riposta a una situazione di crisi non risolvibile con mezzi negoziali.

Nell’attività sono stati, inoltre, impegnati: il Comando Interforze per le Operazioni Cibernetiche – CIOC e il Centro Intelligence Interforze – CII dello Stato Maggiore Difesa; la Brigata Aosta, il Centro Militare Veterinario, il Centro di addestramento di Paracadutismo, il Centro di Eccellenza CIED, il 17° Reggimento controaereo, l’11° Reggimento trasmissioni, il 232° Reggimento trasmissioni e la Compagnia di Supporto Tattico e Logistico del Reparto Comando della Brigata Granatieri di Sardegna dell’Esercito; la 46^ Brigata Aerea, il 3° Stormo, il 41° Stormo e il Reparto Gestione e Innovazione Sistemi di Comando e Controllo dell’Aeronautica Militare;  il Reggimento Tuscania dell’Arma dei Carabinieri.