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“IL PATTO PER LA RICERCA”: RILANCIARE L’ECONOMIA IN CHIAVE SOSTENIBILE

Il presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche – Cnr Massimo Inguscio ha partecipato, lo scorso 23 ottobre, all’evento promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – MIUR nel quale è stato presentato il “Il patto per la ricerca” che unisce università, istituzioni AFAM, Enti pubblici di ricerca e sistema produttivo per rilanciare l’economia italiana in chiave sostenibile.

“Ringraziamo il presidente della Camera Fico e il ministro Fieramonti per l’attenzione che viene dedicata ogni giorno al ruolo strategico e agli investimenti nella ricerca. Grazie per averci invitato al Patto per la ricerca con questo importante momento di avvio di confronto alla Camera dei Deputati per rafforzare la collaborazione tra istituzioni, enti pubblici di ricerca, università e sistema produttivo, al fine di rilanciare l’economia italiana in chiave sostenibile – ha detto nel suo intervento il presidente Inguscio -. Ne abbiamo parlato proprio nei giorni scorsi al Cnr per la presentazione del Rapporto su ricerca e innovazione in Italia 2019 con il presidente del Consiglio, i ministri Miur, Innovazione, Pari Opportunità e Famiglia. Tra le recenti iniziative del Cnr, in relazione al gioco di squadra tra pubblico e privato, penso ai quasi 100 dottorati industriali avviati assieme a università, Confindustria e le migliori imprese, tra cui la maggioranza attivati nel Mezzogiorno, oppure la collaborazione del Cnr con Snam firmata nei giorni scorsi per l’avvio di un tavolo di lavoro congiunto per valutare studi di compatibilità di quantità crescenti di idrogeno nelle infrastrutture gas e nella mobilità, analisi di processi di cattura, trasporto e stoccaggio dell’anidride carbonica, studi di nuove tecnologie nel settore del biometano e in generale del low-carbon gas”.

Nei mesi scorsi, alla presenza del Presidente del Consiglio Conte, è stato firmato a Lecce un accordo con l’amministratore delegato di Eni, Descalzi per l’istituzione di 4 centri di ricerca congiunti nel Mezzogiorno per lo studio dei cambiamenti climatici nell’Artico a Lecce, per l’energia pulita da fusione a confinamento magnetico a Gela, per la gestione sostenibile e innovativa del ciclo dell’acqua in Basilicata e per lo sviluppo di un’agricoltura a basse emissioni di CO2 a Portici.

Ottima l’iniziativa del Governo e del Mise di selezionare ed istituire dei Cluster tecnologici nazionali, di eccellente competenza, tra istituti di ricerca pubblica, università e imprese, come quello di Genova su Sicurezza e ottimizzazione delle infrastrutture strategiche 4.0 coordinato dal Cnr oppure il Blue Italian Growth (BIG) di Napoli sull’economia del mare a cui partecipiamo, con una vasta presenza di Pmi e di aggregazioni territoriali, che svolgono anche un ruolo indispensabile di collegamento con le Regioni” ha concluso Inguscio.