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ENAV CHIUDE I PRIMI NOVE MESI IN FORTE TREND POSITIVO

Il CdiA di Enav SpA ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre, confermando un forte trend positivo sia per quanto riguarda il traffico di rotta (+7,6%), sia per i ricavi (+2,3%).

Il traffico di rotta in Italia, anche dopo la stagione estiva 2019, si conferma in forte crescita facendo riscontrare performance superiori a Francia +3%, Germania +2%, Gran Bretagna +3,4% e Spagna +5%. La crescita del traffico di rotta, nei primi 9 mesi del 2019, ha riguardato sia il traffico nazionale (+4,6%) che quello internazionale (+6,5%) ma soprattutto il sorvolo, che mostra un incremento del 10,4%.

Per quanto riguarda i ricavi totali, consolidati al 30 settembre, si attestano a 691,3 milioni di euro, in salita di 2,3% rispetto ai primi nove mesi del 2018, con una forte crescita dei ricavi da attività operativa, in parte compensata dall’effetto negativo del balance.

I ricavi da attività operativa, raggiungono i 737,8 milioni di euro (+3,2% rispetto allo stesso periodo del 2018). Tale dato è legato al buon andamento sia dei ricavi di rotta (+3,1%), pari a 541,1 milioni di euro, che ai ricavi di terminale (+4,8%), pari a 178,6 milioni di euro. I ricavi da mercato non regolamentato ammontano a 9,1 milioni di euro, rispetto ai 10 milioni di euro dello stesso periodo del 2018, e comprendono 2,4 milioni di euro derivati dalla controllata IDS AirNav, acquisita da Enav lo scorso 18 luglio.

Il balance incide negativamente sull’ammontare dei ricavi per 75,9 milioni di euro, in incremento del 4,7%, rispetto allo stesso periodo del 2018.  Il balance riferito ai servizi di rotta è negativo per 61,7 milioni di euro, principalmente per effetto del riversamento nella tariffa 2019 del balance registrato negli esercizi precedenti e per le componenti legate sia all’inflazione che al balance traffico in restituzione ai vettori a seguito delle maggiori unità di servizio sviluppate a consuntivo rispetto a quanto pianificato nel piano di performance (+2,54%). Anche il balance sui servizi di terminale è negativo per 14,2 milioni per effetto di maggiori unità di servizio generate nella prima e seconda zona di tariffazione rispetto a quanto pianificato, e per l’effetto negativo del balance da inflazione.

I costi operativi si attestano a 454,5 milioni di euro in incremento del 3,1% rispetto ai primi nove mesi del 2018.

“In Italia si conferma il trend di crescita del traffico aereo con tassi superiori agli altri principali paesi europei – ha commentato Roberta Neri, Amministratore Delegato del Gruppo -. Enav ha investito risorse importanti per garantire un’eccellente qualità del servizio con una puntualità ai vertici in ambito internazionale. La sostenibilità del nostro business nel lungo termine passa anche per l’innovazione ed a tale fine abbiamo già pianificato circa 100 assunzioni di giovani laureati e diplomati nei prossimi mesi, sia nella gestione del traffico aereo per mantenere il focus sull’eccellenza dei servizi verso le compagnie aeree, sia nelle nostre attività commerciali. Per quanto riguarda il mercato non regolamentato, sono particolarmente orgogliosa dell’acquisizione di IDS AirNav, grazie alla quale, in pochissimo tempo, siamo riusciti ad entrare in nuovi mercati come il Sudamerica e l’Africa subsahariana”.

Enav ha proseguito inoltre nel percorso di efficientamento dei costi esterni, grazie ad interventi su specifiche componenti di spesa ed all’ottimizzazione dei processi tra le società del Gruppo. I costi operativi esterni, infatti, mostrano una riduzione del 4% rispetto al 30 settembre 2018, attestandosi a 100,5 milioni di euro per effetto della riduzione delle spese di telecomunicazioni, dovuti all’utilizzo della rete E-NET, e delle spese a supporto di alcune commesse oggetto di rimodulazione nell’ultimo trimestre dell’anno.

La riduzione è dovuta, in parte, anche agli effetti derivanti dall’applicazione del principio IFRS 16 sui costi di locazione e noleggio.