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NEL TERZO TRIMESTRE IL PIL CRESCE DELLO 0,1%

Nel terzo trimestre del 2019 il Prodotto Interno Lordo – Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è cresciuto dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,3% nei confronti del terzo trimestre del 2018.La variazione congiunturale del Pil diffusa in occasione della stima preliminare del 31 ottobre 2019 era risultata anch’essa pari allo 0,1%, così come quella tendenziale risultava pari allo 0,3%”. A renderlo noto è l’Istituto Nazionale di Statistica – ISTAT con il consueto aggiornamento sull’economia italiana.

Il terzo trimestre 19 ha avuto due giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una in più rispetto al terzo trimestre del 2018.

La variazione acquisita per il 2019 è pari a +0,2%.

Rispetto al trimestre precedente, tra i principali aggregati della domanda interna si registra una variazione positiva dei consumi finali nazionali pari allo 0,3% e una diminuzione dello 0,2% degli investimenti fissi lordi. Le esportazioni sono diminuite dello 0,1% e le importazioni sono aumentate dell’1,3%.

La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito alla variazione del Pil per +0,2 punti percentuali, con apporti di +0,3 punti percentuali della spesa dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private, e nulli sia della spesa delle Amministrazioni PubblicheAP, sia degli investimenti fissi lordi. L’apporto della domanda estera netta è risultato negativo per 0,4%, mentre la variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla variazione del Pil per 0,3 punti percentuali.

Dal lato dell’offerta di beni e servizi si registrano andamenti congiunturali negativi per il valore aggiunto dell’agricoltura e dell’industria in senso stretto, con diminuzioni, rispettivamente, del 2% e dello 0,2%, mentre il valore aggiunto sia dei servizi sia delle costruzioni è cresciuto dello 0,1%.