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DTA, ACIERNO: LA PUGLIA CREDE NELL’INDUSTRIA AEROSPAZIALE

La regione Puglia gioca un ruolo di primo piano nel settore aerospazialeMade in Italy”. Lo descrivono i numeri delle oltre 80 aziende, con circa 6.000 addetti inclusi i ricercatori, e il valore delle esportazioni che nel 2018 è stato di 561,6 milioni di euro, con un’incidenza sull’export nazionale che ha superato il 9,7%.

Aeroporto Marcello Arlotta - Grottaglie Taranto Puglia

Con l’obiettivo di sostenere questo positivo trend si terrà, dal 25 al 27 marzo, il “Mediterranean Aerospace Matching – MAM 2020” presso l’aeroportoMarcello Arlotta” di Grottaglie – Taranto.

Per comprendere come la prima edizione del MAM può contribuire a sostenere il settore Aerospaziale nazionale e non solo, abbiamo intervistato Giuseppe Acierno, presidente del Distretto Tecnologico Aerospaziale – DTA pugliese.

Presidente, come e perché nasce il Mediterranean Aerospace Matching e cosa ci dobbiamo aspettare da questa prima edizione?

È un evento ideato e progettato nel solco di un percorso avviato nel 2009 e che punta a sviluppare e consolidare competenze e capacità per rendere competitivo il sistema pugliese nei nuovi scenari industriali e di mercato che le nuove tecnologie stanno disegnando.

Le tecnologie aerospaziali si prestano sempre più a essere valorizzate in altri settori e generare nuovi modelli di business. L’avvento della guida autonoma o la diffusione delle tecnologie spaziali sono due esempi emblematici.

Negli ultimi anni sentiamo sempre di più parlare di droni e applicazioni unmanned”. Cosa sta accadendo in Europa e cosa state facendo in Puglia?

L’Europa corre velocemente per creare le condizioni idonee a fare di ciò un’opportunità anche se

Aeroporto di Grottaglie Puglia Marcello Arlotta

USA e Cina corrono più velocemente. Esistono tuttavia in Europa le condizioni per ridurre questo gap e creare i presupposti per generare e valorizzare un grande mercato. Il nostro piano di attività di sperimentazione per il 2020 va in questa direzione grazie anche al ruolo dei partners industriali coinvolti e alla collaborazione con l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile – ENAC, l’Agenzia Spaziale Italiana – ASI, l’Agenzia Spaziale Europea – ESA, il Reparto Sperimentale Volo – RSV dell’Aeronautica Militare italiana ed altre simili entità.

Quanto conta per il settore aerospaziale la capacità di fare squadra e attirare nuovi investimenti?

La squadra, il suo operare con velocità, flessibilità e fiducia è l’elemento più rilevante ed a cui dedichiamo maggiore impegno. Per noi la competitività mette al centro sistemi e territori e tanto più interconnessi ed integrati sono gli attori territoriali tanto più riescono a creare condizioni per giocare un ruolo sullo scenario globale e a essere elemento di richiamo per investitori e imprese sul territorio. È necessaria quindi una visione olistica e soprattutto un’azione di sistema in cui tutti ci mettono del proprio.

Come possono le istituzioni, i centri di ricerca, le industrie e la Difesa mettere a fattor comune le proprie capacità ed esigenze per sostenere lo sviluppo del settore?

L’Italia deve innanzitutto far crescere la sua propensione culturale alla cooperazione, al fare squadra, all’agire insieme. Non si giunge certamente a ciò con un processo normativo, ma le istituzioni possono operare mettendo in campo politiche industriali che premino e favoriscano l’approccio ed il lavoro collaborativo. La Difesa è impegnata già a trasferire sempre più “know how” e valore al mondo dell’industria privata nazionale, dando evidenza che il valore generato o generabile non risiede solo nel budget di cui è dotata.

L’aeroporto di Grottaglie è fiore all’occhiello non solo per la sua capacità di sviluppare soluzioni aeronautiche, grazie allo stabilimento di Leonardo che produce le fusoliere per i velivoli commerciali della Boeing, ma anche per essere stato scelto come primo Test Bed europeo” per i droni. In questo contesto, quanto ha pesato il ruolo delle istituzioni e quanto la capacità del DTA?

Dieci anni fa abbiamo visto giusto e gradualmente abbiamo portato sulla nostra strada altri attori tra cui le stesse istituzioni.

Aeroporto Grottaglie Taranto Leonardo Boeing Alenia

Il test bed è stato ideato e concepito nel DTA così come lo spazioporto trova nel DTA il luogo in cui si sono sviluppati il primo approccio, le prime discussioni e la prima forma di collaborazione con imprese ed università.

La mia esperienza di Amministratore Unico di Aeroporti di Puglia ha dato un’accelerazione alla realizzazione del progetto e mi pare di poter dire che la fase di inerzia sia stata superata. Oggi abbiamo ruolo e riconoscibilità che ci aiuteranno a far crescere l’intensità delle attività su Grottaglie.

Grazie al recente accordo con gli USA, dal prossimo anno possiamo dire che in Italia, a Grottaglie, sarà operativo il primo spazioporto UE. Perché è importante questo risultato e cosa vi aspettate che possa cambiare per l’industria e la ricerca Made in Italy?

Il tema è rilevante, entusiasmante e affascinante, ma al contempo molto delicato. È necessario operare tenendo la barra dritta senza scivolare nel mero sogno o nell’immaginifico da un lato e avere la determinazione nel portare avanti questa iniziativa nonostante l’alta complessità e i tempi di realizzazione che non sono poi cosi immediati.

Spazio-News Magazine Virgin Galactic Spazio Spaceship

Ancora oggi Virgin Galactic o Blue Virgin hanno rinviato l’avvio dell’attività ed è credibile che da quando ciò avverrà servirà qualche anno per vedere le operazioni in altri paesi quali l’Italia. Dopo la scelta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – MIT di individuare Grottaglie quale primo spazio porto italiano, l’attività posta in essere da Enac in merito alla certificazione dell’infrastrutture ed alle problematiche di inserimento del mezzo suborbitale nella gestione del traffico aereo (Air traffic management – ATM) diventa fondamentale.

L’auspicio è che l’industria italiana colga questa opportunità valorizzando tutte le competenze già esistenti per assumere un ruolo da protagonista in questo futuro grande mercato.

Per concludere, cosa si augura che possa portare il Mediterranean Aerospace Matching ?

L’evento è una leva per rafforzare la strategia di posizionamento dell’infrastruttura di Grottaglie nello scacchiere europeo, al pari delle attività di test e sperimentazione ed industriali che lì già si realizzano. Capiremo e misureremo con questo evento quanto spazio ci sia per l’ulteriore crescita dell’iniziativa e per un suo percorso di affermazione come uno degli eventi di richiamo internazionale per quanti coinvolti nei temi della guida autonoma e della “space economy” in genere.

Su quali altre iniziative il DTA è impegnato per il 2020?

Il 2020 ci continuerà a vedere impegnati in numerosi progetti di ricerca nazionali ed europei, in nuove

DTA - Distretto Tecnologico Aerospaziale Puglia workshop

attività di master post laurea e dottorati, e rafforzeremo la nostra unità di ingegneria nata 4 anni fa grazie alla forte collaborazione avviata con Avio Aero (ndr. Società del gruppo General Electric – GE).

Senza dimenticare che a giugno 2020 realizzeremo con ASI ed ESA la terza edizione del Global Space Economic Workshop.

Federico Cabassi