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DIFESA E COOPERAZIONE INDUSTRIALE AL CENTRO DEL VERTICE ITALIA-FRANCIA

Il Vertice intergovernativo Italia-Francia segna un ulteriore importante passo in avanti nella cooperazione tra i nostri Paesi. Come ben sappiamo, l’attuale scenario internazionale ci pone di fronte a sfide di una complessità che, per dimensioni e portata, travalica il raggio d’azione e le capacità dei singoli Stati. L’ulteriore rafforzamento della cooperazione bilaterale nel campo della Difesa e della Sicurezza tra i nostri Paesi assume pertanto una valenza che non esito a definire strategica“. Con queste parole il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, è intervenuto ieri alla riunione plenaria del XXXV Vertice Intergovernativo Italia Francia, presieduto a Napoli dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron.

Guerini, a margine del vertice, ha incontrato l’omologa francese, Florence Parly, per discutere della situazione in Sahel e Libia: il nostro rinforzato impegno in Sahel è collegato agli analoghi sforzi che stiamo profondendo nella gestione della crisi in Libia. L’arco di instabilità che dal Golfo di Guinea raggiunge la sponda sud del Mediterraneo, passando per la regione saheliana, ci impone una chiave di lettura che tenga in debita considerazione l’interdipendenza di questi scenari di crisi. Pertanto una prospettiva securitaria di portata globale necessita di un focus sul Mediterraneo, inteso quale bacino strategico di interesse strettamente legato alla prosperità dei due Paesi”.

Sul tavolo dei due Ministri anche la cooperazione industriale che riguarda il settore navale, ma anche quello dei satelliti, così come la cooperazione nel settore dei vettori spaziali, sia a livello bilaterale che multilaterale. In questa occasione è stato, infatti, siglato l’accordo intergovernativo per la cantieristica navale militare che, secondo i due ministri, “darà vita ad una formidabile joint venture tra i nostri Paesi, attraverso Fincantieri e Naval Group“.

Un esempio più che mai tangibile della solidità e dell’unicità delle nostre relazioni bilaterali che ci vedrà agire, anche in questo settore ed in maniera strutturata, non più come competitor ma come validi alleati – ha spiegato Guerini Un modello che può e deve essere replicato a tutti gli ambiti della cooperazione militare”.