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MERCATO DEL LAVORO: FLESSIONE DI OLTRE 7 PUNTI PERCENTUALI NEL PRIMO TRIMESTRE

“Le dinamiche del mercato del lavoro misurate nel primo trimestre dell’anno risentono, a partire dall’ultima settimana di febbraio, delle forti perturbazioni indotte dall’emergenza sanitaria legata al COVID-19. Nel periodo gennaio-marzo 2020, l’input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, registra una forte diminuzione sia rispetto al trimestre precedente (-7,5%), sia rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-7,7%). Tali dinamiche risultano coerenti con la fase di eccezionale caduta dell’attività economica che, nell’ultimo trimestre, ha risentito degli effetti della crisi sanitaria, con una flessione del Pil pari a -5,3% in termini congiunturali”. A dirlo è l’Istituto Nazionale di Statistica – ISTAT presentando il consueto aggiornamento sul mercato del lavoro.

Dal lato dell’offerta di lavoro, nel I trimestre il numero di persone occupate diminuisce dello 0,4% in termini congiunturali (-101.000), a seguito dell’aumento dei dipendenti a tempo indeterminato e del forte calo di quelli a termine e degli indipendenti. Il tasso di occupazione è pari al 58,8%, in diminuzione di -0,2 punti rispetto al IV trimestre 2019. Nei dati più recenti del mese di aprile 2020, al netto della stagionalità, l’effetto dell’emergenza Covid-19 è più evidente: gli occupati calano di 274.000 unità (-1,2%) rispetto a marzo 2020 e il tasso di occupazione scende al 57,9% (-0,7% in un mese).

Nell’andamento tendenziale, rallenta la crescita del numero di occupati (+0,2%, +52 mila rispetto al primo trimestre 2019), ancora una volta per effetto dell’aumento dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato a fronte del calo di quelli a termine e degli indipendenti. La crescita è più accentuata tra gli occupati a tempo parziale; per il 63,0% di questi lavoratori si tratta di part time involontario. Diminuiscono, inoltre, gli occupati che hanno lavorato per almeno 36 ore a settimana (57,8%, -8,8 punti), a seguito delle assenze dal lavoro e della riduzione dell’orario dovute all’emergenza COVID.

Nel confronto annuo, per il XII trimestre consecutivo, a ritmi ancora più intensi, si riduce il numero di persone in cerca di occupazione (-467.000 in un anno, -16,3%). Dopo la diminuzione nei due precedenti trimestri, aumenta a un ritmo sostenuto il numero di inattivi di 15-64 anni (+290.000 in un anno, +2,2%).

Il tasso di disoccupazione è in diminuzione rispetto sia al trimestre precedente sia a un anno prima e si associa all’aumento, anch’esso congiunturale e tendenziale, del tasso di inattività delle persone con 15-64 anni. Nel mese di aprile 2020 si accentuano ulteriormente il calo del tasso di disoccupazione e la crescita di quello di inattività.

Dal lato delle imprese, si registra una diminuzione della domanda di lavoro su base congiunturale, con un calo delle posizioni lavorative dipendenti dello 0,5% sul trimestre precedente, a fronte di un aumento dello 0,6% su base annua. La riduzione delle posizioni lavorative è associata a una notevole diminuzione delle ore lavorate per dipendente, pari a -8,8% su base congiunturale e a -9,4% su base annua. Il ricorso alla cassa integrazione registra una crescita pari a 68,6 ore ogni mille ore lavorate. Il tasso dei posti vacanti diminuisce di 0,9 e 1,1 punti percentuali, rispettivamente su base congiunturale e su base annua.

Il costo del lavoro registra un aumento dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e dello 0,8% rispetto allo stesso trimestre del 2019. L’andamento del costo del lavoro è determinato dalla crescita delle retribuzioni (+0,4%) e degli oneri sociali (+1,0%) su base congiunturale e dal proseguimento della crescita su base annuale, sia delle retribuzioni (+0,7%) sia degli oneri sociali (+1,2%).

F. C.