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PUBBLICATO DA SACE, ICE E SIMEST “OBIETTIVO INDIA: UNA GUIDA PER LE IMPRESE”

Pubblicato “Obiettivo India. Una guida per le imprese” lo strumento, pensato da SACE, ICE, Ambasciata d’Italia a Nuova Delhi e SIMEST, per orientare le aziende italiane alla ricerca di nuove mete di investimento e di export nel mercato indiano.

La guida, redatta la collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti – CDP, è il risultato del lavoro sinergico svolto tra gli attori del “Sistema Paese” che si occupano del sostegno all’export e all’internazionalizzazione delle imprese, con l’obiettivo di fornire alle aziende nostrane, in particolare alle Piccole e Medie Imprese – PMI, uno strumento utile e operativo per approcciare il mercato indiano.  

“Sono molte le occasioni di business da cogliere nel Paese. In particolare, il piano di sviluppo governativo “Make in India”, lanciato dal Primo Ministro Modi nel 2014, offre interessanti prospettive per il Made in Italy, soprattutto per il settore dei macchinari meccanici ed elettrici, che rappresenta oltre il 45% del totale delle esportazioni italiane – si legge nella nota diffusa da SACE -. Il mercato interno in crescita, il dividendo demografico atteso da una popolazione di 1,3 miliardi e l’ampia forza lavoro consentiranno all’India di ricoprire un ruolo strategico a livello globale anche nell’era post Covid-19”.

La guida si compone essenzialmente di 3 parti: la prima in cui si inquadra lo scenario economico che caratterizza l’India, in particolare a seguito dell’emergenza pandemica, con un focus sui settori di opportunità per il “Made in Italy”. La seconda parte in cui in cui vengono illustrate tutte le soluzioni messe in campo dagli attori di Sistema per sostenere le imprese che intendono affacciarsi sul mercato indiano: dai servizi informativi, promozionali e di consulenza messi a disposizione dall’Agenzia ICE, ai prodotti assicurativo finanziari offerti da SACE, al supporto di SIMEST per quanto riguarda i finanziamenti agevolati, investimenti in equity, contributi all’export, ai finanziamenti a medio e lungo termine a supporto della crescita internazionale offerti da CDP.

Infine la terza parte in cui sono riportate informazioni su usi e costumi del mercato locale e una “business etiquette”, per non compiere passi falsi con le controparti indiane e partire con il piede giusto.         

Stando a quanto evidenziato dal Rapporto Export 2020 di SACE, pubblicato nelle scorse settimane, le esportazioni italiane subiranno nell’anno in corso una contrazione a causa delle restrizioni imposte dal governo indiano per contrastare l’emergenza del COVID-19 (-15,4%), ma “già nel 2021 si prevede un rimbalzo del +11,8%, trend positivo che sarà confermato nel biennio successivo (+5,2% in media)”.

Anche a livello di IDE, la presenza italiana in India è già ben radicata: sono oltre 600 le aziende italiane presenti nel Paese, più di 700 quelle indiane a partecipazione italiana.

I margini per un ulteriore sviluppo sono ampi. L’Italia, infatti, occupa il 7° posto tra i Paesi europei per ammontare di investimenti in equity verso il Paese asiatico e il 17° a livello globale.

Federico Cabassi