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PARTITI I PRIMI PROGETTI DI “SPACE IN RESPONSE TO COVID-19 OUTBREAK”

È partita la fase applicativa dei primi progetti selezionati che hanno risposto al bando UESpace in response to COVID-19 outbreak” per sperimentazioni di tecnologie spaziali al fine di contenere, monitorare e contrastare la pandemia da Covid-19.

Lanciato per stimolare idee innovative per migliorare la vita dei cittadini durante l’emergenza, i l bando dell’Agenzia Spaziale Europea – ESA proposto dall ’Agenzia Spaziale Italiana – ASI, in accordo con il Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per lo spazio Riccardo Fraccaro, prevede due ambiti di applicazione: salute ed educazione

Le sperimentazioni devono rispettare due criteri: essere applicabili entro poche settimane e utilizzare tecnologie spaziali

“Lo sviluppo delle attività spaziali consente di affrontare in maniera sempre più efficace le sfide che abbiamo di fronte – ha spiegato Fraccaro -. Le tecnologie legate allo spazio potranno infatti dare un contributo significativo alla necessità di fornire soluzioni innovative per gestire la crisi causata dal Covid-19. L’adesione così forte da parte delle aziende italiane testimonia quanto il nostro Paese sia all’avanguardia in questo settore e come Governo siamo orgogliosi di aver puntato, durante la ministeriale ESA, sul programma Artes perché questo ha consentito di aumentare a 10 milioni il budget del bando senza ulteriori obblighi finanziari per l’Italia. Il successo di questo bando dimostra che investire nello spazio genera sempre maggiori ritorni non solo in termini economici, ma anche scientifici e sociali.” 

Delle 129 domande pervenute da tutta l’UE, la maggioranza delle quali prevede il coinvolgimento di un operatore italiano ne sono state al momento avviate 24

I progetti in corso coinvolgono prestigiose istituzioni di assistenza sanitaria in Italia, inclusi l’Ospedale Pediatrico “Gaslini” di Genova, il Policlinico Universitario Fondazione “Agostino Gemelli” e l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” entrambi a Roma e l’Ospedale “Luigi Sacco” a Milano

Le iniziative vanno a supporto delle attività di formazione ed apprendimento a distanza, di assistenza sociale, della telemedicina e assistenza sanitaria

Le risorse previste dal bando per il finanziamento dei progetti ammontano a circa 10 milioni di euro, valore incrementato rispetto alla cifra iniziale di 2,5 milioni.

“La varietà e la qualità dei progetti selezionati confermano il ruolo fondamentale che le tecnologie satellitari e quelle derivate dalle applicazioni spaziali possono – ha aggiunto Giorgio Saccoccia, presidente dell’Agenzia Spaziale Italianaavere per mitigare gli effetti della pandemia e il livello di eccellenza della filiera delle Piccole e Medie Imprese nazionali.” 

Le sperimentazioni avviate riguardano il supporto psicologico nella percezione della pandemia da parte dei giovani, la possibilità di effettuare sessioni di tele-formazione in una classe virtuale e di affinare le proprie abilità di progettazione ingegneristica, programmando e analizzando esperimenti in corso sulla Stazione Spaziale Internazionale