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ACCORDO CNR – SAIPEM PER LA RICERCA NELLE RINNOVABILI OFFSHORE

Consiglio nazionale delle ricerche – Cnr e Saipem hanno siglato un accordo di collaborazione che consentirà all’ente di ricerca di utilizzare il concept di HEXAFLOAT, la soluzione di Saipem, brevetto pubblicato in attesa di validazione, relativa alla fondazione galleggiante a pendolo per turbine eoliche.

L’ambito di utilizzo sarà un progetto di ricerca strategico per il sistema industriale del settore delle energie rinnovabili offshore, studi su piattaforme galleggianti per l’eolico ed il solare a mare, finanziato dal fondo della Ricerca di Sistema Elettrico e che rientra nell’ambito dell’accordo di programma stipulato con il Ministero dello Sviluppo Economico per il triennio 2019-2021

“Questo accordo avvia una sinergia tra il maggiore ente di ricerca italiano e Saipem, volta a favorire un avanzamento del TRL – Technology Readiness Level della nostra fondazione galleggiante e allo stesso tempo un miglioramento dei criteri di progettazione fondamentali per accelerare la curva di riduzione dei costi – ha spiegato Mauro Piasere, Direttore Digital and Innovation e COO della divisione Xsight di Saipem -. Costo della struttura e affidabilità tecnologica sono infatti essenziali per spingere il mercato verso tecnologie ancora non a livello industriale. In futuro, prevediamo sempre maggiori applicazioni delle fondazioni eoliche galleggianti, utilizzabili in quei bacini di mare in cui le profondità sono maggiori, come Mediterraneo, Oceano Atlantico, Giappone, costa occidentale degli Stati Uniti, Mar di Norvegia e questo accordo ci aiuterà a farci trovare preparati”.

Nello specifico, il progetto di ricerca a cui lavorerà il Cnr prevede valutazioni con modelli numerici, prove in vasca presso l’Istituto di ingegneria del mare – Inm e l’installazione di un prototipo in acqua presso il laboratorio marino realizzato davanti al porto di Napoli grazie al progetto Ricerca di Sistema Elettrico e co-gestito dal Cnr-Inm e dal Dipartimento di ingegneria dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. 

Il primo prototipo di HEXAFLOAT sarà varato in mare già nella primavera del 2021.

Federico Cabassi