AD AGOSTO PEGGIORA LA FIDUCIA DELLE IMPRESE
L’economia internazionale è in rallentamento caratterizzata da dinamica eterogenea per aree geografiche e settori, inflazione ancora elevata ma in calo e condizioni di finanziamento restrittive che pesano soprattutto sulla domanda interna. A dirlo è l’Istituto Nazionale di Statistica – ISTAT con l’ultima nota mensile sull’andamento dell’economia italiana.
Nel secondo trimestre, dopo l’aumento registrato nei tre mesi precedenti, nel nostro Paese il PIL – Prodotto Interno Lordo, ha segnato una flessione del -0,4%. La variazione acquisita per il 2023 risulta pari a 0,7%.
Dal lato dell’offerta, segnali negativi provengono dal settore manifatturiero. A luglio, dopo due mesi di crescita consecutivi, l’indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,7% in termini congiunturali.
L’occupazione, per la prima volta nell’anno, a luglio ha segnato un calo che lascia comunque il numero degli occupati a un livello superiore a quello di luglio 2022. Il tasso di disoccupazione è aumentato a fronte della stabilità di quello di inattività.
Nell’ottavo mese dell’anno si è rilevato un generalizzato peggioramento della fiducia delle imprese per le quali l’indice si è attestato sul valore più basso da novembre ‘22. La fiducia dei consumatori, pur riducendosi, si è mantenuta sopra il livello medio del periodo gennaio-luglio.
Il differenziale dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo tra Italia e l’Area Euro, ad agosto, pur risultando ancora positivo, si è ridotto consistentemente.