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OPTIONALLY PILOTED AIRCRAFT: TORNA A VOLARE IL FLARE DEL CIRA

Con il rinnovo, da parte dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile – ENAC, del Permesso di Volo, il laboratorio volante Optionally Piloted Aircraft “Flare” del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali – CIRA tornerà a volare.

L’attività sperimentale, con decollo ed atterraggio dall’Aeroporto “O. Salomone” di Capua, riprenderà dunque dopo un periodo di stop necessario per le manutenzioni programmate, modifiche alla configurazione attraverso l’aggiornamento di strumenti a bordo (Radio VHF di bordo, AHRS, telecamera di visione esterna) e l’introduzione del nuovo payload avionico, sviluppato nell’ambito del progetto GRADE – Gnss solutions for increased general aviation and Rotorcraft Airport accessibility DEmonstration.

Nel periodo tra Ottobre 2019 – Maggio 2020 saranno 33 le missioni di volo, suddivise in tre campagne nell’ambito dei progetti GRADE (SESAR 2020), ACCRA (accreditamento ENAC del laboratorio di misure acustiche) e TECVOL II (tecnologie del volo autonomo).

“La campagna volativa sperimentale, svolta con l’ausilio di esperti piloti collaudatori-sperimentatori, sarà costantemente monitorata, grazie ai dati inviati tramite datalink, dalla Stazione di Terra e da alcune postazioni appositamente sviluppate dal CIRA per testare alcune funzionalità di Controllo del Traffico Aereo – si legge nella nota diffusa dall’Centro italiano -. Durante la sperimentazione in volo sarà inoltre utilizzato, basandosi sui dati di volo in real-time, un Tavolo Tattico Olografico sviluppato dal CIRA”.

Le attività di volo saranno svolte in coordinamento col 9° Stormo “F. Baracca” di Grazzanise poichè la stessa Flight Test Area, che ricade nel CTR di Grazzanise, è interessata anche dall’operazione Terra dei Fuochi” contro lo sversamento di rifiuti svolta dai Droni dell’Esercito Italiano.