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CONSEGNATO IL NUOVO CACCIA EUROFIGHTER TYPHOON ALL’AMI

È stato consegnato, dallo stabilimento di Leonardo a Torino-Caselle, il nuovo Eurofighter Typhoon destinato al 51° Stormo di Istrana dell’Aeronautica Militare Italiana.

Il velivolo, che sarà uno dei caccia intercettori impegnati nella protezione dei cieli del nostro Paese, costituisce il fulcro della tecnologia aerospaziale e di difesa europea.

“La consegna di questo velivolo, che va a completare la flotta degli Eurofighter che costituiscono il principale strumento dell’articolato e complesso sistema di difesa aerea nazionale e della NATO, rappresenta una pietra miliare per il programma – ha spiegato il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Alberto Rosso -. Le capacità che questo assetto è in grado oggi di esprimere sono il frutto della stretta e proficua collaborazione tra l’industria aeronautica nazionale e l’Aeronautica; una sinergia che, oltre a sostenere e potenziare con sempre maggiore vigore il sistema Paese, contribuisce in modo determinante ad assolvere la nostra missione, la sicurezza dei cittadini”.

Il nuovo Typhoon si appresta ad affrontare nuove sfide tecnologiche per continuare a garantire al meglio la sicurezza dei cieli e la difesa degli interessi nazionali, grazie ad una gamma ampia di capacità operative complementari a quelle di difesa aerea, dall’Intelligence Surveillance Reconnaissance – ISR fino all’attacco al suolo, in gergo tecnico “swing role”.

L’Eurofighter nasce come una piattaforma aperta, con un programma di aggiornamento e miglioramento tecnologico, che ne garantisce la competitività durante tutto il ciclo di vita. Tecnologie costantemente in evoluzione, sia a bordo del velivolo sia nell’ambito del supporto logistico, ne aumentano l’efficacia operativa, le capacità di sopravvivenza e l’economia di gestione.

All’interno del programma Eurofighter, Leonardo realizza circa il 36% del valore dell’intera attività, con un ruolo chiave nella componente aeronautica e in quella dell’elettronica di bordo, che vede l’azienda responsabile di due sensori primari, come il radar e la capacità IRST e parti dell’avionica.

Inoltre l’ex Finmeccanica è protagonista anche dell’evoluzione dell’Eurofighter, grazie al nuovo radar a scansione elettronica Active Electronically Scanned Array – AESA che incrementa performance e competitività del velivolo nell’ottica di garantire un mercato internazionale significativo per il prossimo decennio.