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CIRA: CONCLUSI CON SUCCESSO I TEST DINAMICI SULLE SUPERFICI DI CONTROLLO DELLO SPACE RIDER

Si è conclusa nelle scorse settimane, presso il Laboratorio di Qualifica Spaziale del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali – CIRA, la campagna di test dinamici sulle superfici di controllo del veicolo spaziale UE Space Rider.

Il sistema, oggetto di prova, è costituito da un flap in materiale ceramico ISiComp®, realizzato in partnership Centro e Petroceramics, e da elementi di supporto e interfaccia con il veicolo, realizzati sempre dal CIRA in lega di titanio mediante tecniche di Additive Layer Manufacturing.

“Nel corso della campagna di prove, durata quasi due settimane, il sistema è stato sottoposto alle differenti tipologie di intensi carichi vibrazionali, rappresentativi dell’ambiente operativo atteso all’interno di VEGA-C, il lanciatore che sarà utilizzato per portare Space Rider in orbita bassa terrestre con un primo volo previsto nel 2023 – si legge nella nota del CIRA -. Lo Space Rider è concepito come veicolo riutilizzabile capace di effettuare fino a 6 missioni operative, ognuna della durata di circa due mesi. La tecnologia utilizzata per lo sviluppo delle superfici di controllo aveva già dimostrato di resistere senza degradazione ai carichi termici equivalenti a 6 rientri atmosferici; con il completamento di quest’ultima campagna di test dinamici, si chiude con successo la verifica della sua piena riutilizzabilità”.

Le complessità insite nella struttura, costituita da un componente ceramico di grandi dimensioni accoppiato ai supporti di cerniera ed alla leva dell’attuatore mediante cuscinetti sferici, ha reso particolarmente delicata la messa a punto di un modello affidabile di previsione.

Un’ampia attività preparatoria di caratterizzazione sperimentale e numerica della struttura, che ha coinvolto anche il Laboratorio di Vibro-acustica EVA, ha consentito di attuare una strategia efficace per la definizione dei parametri di prova in maniera tale da garantire il soddisfacimento dei requisiti di progetto.

​Il risultato conseguito apre la strada alla “Fase D” del Programma UE Space Rider per la quale il nostro Paese è responsabile della realizzazione, non solo delle superfici di controllo, ma di tutto il sistema di protezione termico ceramico del veicolo spaziale.