VITROCISET: CONTRATTO PER IL REMOTE HANDLING DEL REATTORE NUCLEARE ITER
Vitrociset progetterà e realizzerà un sistema per consentire la comunicazione in tempo reale di tutte le apparecchiature del reattore internazionale che punta a sviluppare energia tramite la fusione nucleare.
Vitrociset è stata selezionata tra i principali gruppi industriali per fornire il Remote Handling Supervisory Control System per il reattore Thermonuclear Experimental Reactor – ITER.
Oggetto del contratto sarà la progettazione, lo sviluppo, l’integrazione e la messa in servizio del sistema dedicato all’interfaccia di tutte le apparecchiature Remote Handling, al fine di assicurare la comunicazione in tempo reale con il sistema di Controllo Centrale – CODAC, nonché con i sistemi di protezione delle macchine (CIS) e del personale Central Safety Systems – CIS.
Il progetto ITER nasce con l’obiettivo di sfruttare la fusione nucleare per fornire energia in enormi quantità da un elemento, l’idrogeno, molto abbondante nell’Universo.
Non ha sottoprodotti che alterano l’ambiente e le scorie radioattive sono quasi irrilevanti rispetto alla fissione nucleare e si trasformano in materiale inerte in tempi brevi, nell’ordine di qualche decina di anni. Non ultimo, non c’è rischio di esplosioni o altri incidenti nucleari.
“Una delle strade scelte per raggiungere lo scopo, quella che al momento sembra la più realistica, è ITER dove in una macchina che si è evoluta da un progetto del 1950, il Tokamak, viene tenuto in sospensione magnetica il plasma (il materiale a elevatissime temperature) al fine di fondere gli atomi di idrogeno e produrre energia – si legge nella nota stampa diffusa da Vitrociset -. Il sistema di Remote Handling (RH) ricopre un ruolo fondamentale nell’ambito del Tokamak di ITER. Dopo l’avvio delle operazioni, con la generazione del primo plasma, sarà impossibile apportare modifiche, condurre ispezioni o riparare i componenti del Tokamak nelle aree attivate, se non tramite i componenti robotizzati che costituiscono il Remote Handling. Saranno necessarie tecniche di gestione remota molto affidabili e robuste, per riparare o sostituire componenti con peso fino a 50 tonnellate. L’affidabilità di queste tecniche influenzerà anche la durata delle fasi di spegnimento della macchina e quindi inciderà significativamente sulle operazioni e sui costi ad esse associati”.